Verde fai da te, l’assicurazione? Paga il Comune
Dietrofront del Comune sulla polizza assicurativa per i volontari del verde: a parziale rettifica dell’ultimo regolamento che introduceva la novità di una copertura contro gli infortuni a carico delle associazioni, il dipartimento Ambiente trova i fondi per «assicurare» 2.000 volontari, 1.000 occasionali e 1.000 tra chi adotta aree verdi.
Dietrofront del Comune sulla polizza assicurativa per i volontari del verde: a parziale rettifica dell’ultimo regolamento che introduceva la novità di una copertura contro gli infortuni a carico delle associazioni, il dipartimento Ambiente trova i fondi per «assicurare» 2.000 volontari, 1.000 occasionali e altri 1.000 tra coloro che adottano aree verdi. La determina, che prevede una copertura annuale (fino a giugno 2019) muove proprio dalla necessità di promuovere il volontariato anche perché, ammettono gli uffici, «l’obiettivo è valorizzare i beni ambientali al fine di migliorarne la fruizione, in tal senso il volontariato rappresenta una risorsa importante». Attività essenziale, in realtà, considerando che sempre più spesso sono le associazioni a «salvare» situazioni delle quali il Comune - con 44 milioni di metri quadrati di verde e appena 200 giardinieri - non è in grado di prendersi cura. Eppure, l’anno scorso, nelle «Linee guida per il regolamento del paesaggio», l’amministrazione formalizzò questa novità incomprensibile per i volontari, e cioè l’obbligo di un’assicurazione a carico delle associazioni che, assieme ad altre formalità come la comunicazione con largo anticipo delle iniziative e dei partecipanti, di fatto risultano limitanti per i cittadini. «Un mese di preavviso, i moduli da compilare, l’assicurazione, diventa tutto disincentivante»: anche Laura Anastasi, di Insieme per Villa Lazzaroni, pensa che il nuovo regolamento produca un danno. Oggi, così, il Comune - all’epoca fortemente contestato anche da Retake - tenta una parziale retromarcia, finanziando la copertura assicurativa contro gli infortuni tramite un accordo con Assicurazioni di Roma: iniziativa più simbolica che risolutiva, vista la cifra impegnata (poco più di 11 mila euro) e il numero di volontari interessati. È un inizio. Mentre, in VII Municipio, l’assicurazione la pagherà il Municipio: «Troppe lamentele, dovevamo fare qualcosa - spiega la minisindaca grillina, Monica Lozzi -. Chi si iscriverà all’albo ne trarrà dei benefici, per esempio convenzioni con i laboratori analisi, una sorta di ringraziamento per chi dimostra senso civico».