Roma, la parabola di Pastore
DiFra potrebbe avanzarlo trequartista domani con l’Atalanta e cambiare modulo
«Il calcio è uno sport dinamico, non ci si può fossilizzare sui moduli». È sempre stata questa la risposta di Eusebio Di Francesco a chi lo accusava di essere un integralista del 43-3. D’altronde, nella scorsa stagione ha dimostrato di saper cambiare in corsa, ricorrendo all’occorrenza anche alla difesa a tre. La rosa che Monchi gli ha messo a disposizione quest’anno gli consente variare tanto, come atteggiamento e come uomini.
Per questo, in vista della gara con l’Atalanta di domani sera, potrebbe esserci una novità tattica, sperimentata per alcuni minuti contro il Torino: lo spostamento nel tridente di Javier Pastore. Una soluzione provata in settimana in allenamento, che consentirebbe di risolvere alcune problematiche emerse dopo la prima di campionato: 1) innanzitutto l’avanzamento dell’argentino libererebbe un posto per uno tra Cristante (favorito) e Pellegrini, aggiung e n d o a c e n t r o c amp o muscoli e corsa, che non sono proprio le qualità migliori dell’ex Psg; 2) partendo qualche metro più avanti, Pastore potrebbe con maggiore facilità accentrarsi alle spalle di Dzeko e di un altro attaccante, quasi certamente Schick, che garantisce più soluzioni anche sui palloni alti rispetto ai compagni di reparto. Ne uscirebbe un 4-3-1-2, che però ha anche delle controindicazioni: 1) la rinuncia, in partenza, a tutti gli esterni della rosa (Kluivert, Cengiz, El Shaarawy e Perotti che sta recuperando dall’infortunio); 2) sarebbe un passo indietro rispetto all’idea di Di Francesco di sfruttare la qualità di Pastore da mezzala.
La sensazione, con circa 50 partite da giocare in stagione, è che ci sarà spazio per entrambe le soluzioni, a seconda delle necessita.
Nessun dubbio, invece, sul ruolo di Federico Fazio. «In difesa abbiamo cominciato bene - le sue parole a Sky - ma dobbiamo continuare così. Lo scorso anno abbiamo perso all’Olimpico contro l’Atalanta, stavolta dobbiamo vincere anche perché sarà la prima in casa. Loro hanno più ritmo perché hanno giocato già diverse gare in Europa League. Il Papu Gomez è un grandissimo calciatore».
In allenamento L’argentino è stato utilizzato in una posizione più offensiva, alle spalle delle punte