Giampaoletti: in arrivo 900 promozioni
Il dg Giampaoletti: si tratta di contratti triennali, esistevano già
Il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti, ha avviato la «ricostituzione delle posizioni organizzative». Una ricognizione, ancora in corso, per controbilanciare gli effetti della macrostruttura, che ha portato all’individuazione di circa 900 dipendenti da promuovere, muniti dei requisiti validi per ottenere la qualifica di quadri con l’incarico di coordinare altre risorse. Previsto un bando interno, dopo la fase di concertazione con i sindacati.
Mentre a Palazzo Senatorio si tesse la tela dei rapporti con Palazzo Chigi, per liberare risorse nelle maglie degli avanzi di bilancio e far ripartire gli appalti, qualcosa si muove anche sul fronte interno. Se da un lato si punta a pescare anche in altri ministeri professionisti ai quali ricorrere per formare le commissioni giudicatrici delle gare, dall’altro si cerca di rafforzare la macchina amministrativa interna. Il dato di partenza, che dà la cifra del problema, è che il Comune dispone soltanto di 16 dirigenti tecnici: troppo pochi per risolvere le numerose grane sulle quali, a due anni e mezzo dall’insediamento della giunta pentastellata, urgono risposte.
Della questione negli ultimi mesi si è occupato il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti, consapevole della necessità di aumentare le competenze in ambiti sempre più specialistici, per ottenere un cambio di passo nella gestione dei bandi e velocizzare i tempi. Muove da questo presupposto la «ricostituzione delle posizioni organizzative» alla quale sta lavorando il direttore. «Dalla ricognizione in corso abbiamo individuato tra gli 800 e i 900 dipendenti muniti dei requisiti validi per ottenere la qualifica di quadri con l’incarico di coordinare altre risorse». Si tratta di figure intermedie tra il funzionario di rango più alto (categoria D) e il dirigente: la misura dovrebbe controbilanciare gli effetti della nuova macrostruttura, che ha ridotto le posizioni apicali nella pianta organica teorica. L’ascesa di livello nella piramide gerarchica dell’amministrazione capitolina, tuttavia, non è una novità: «Si tratta di ruoli di durata triennale già esistenti — spiega Giampaoletti — ma che, una volta arrivati a scadenza, non sono stati rinnovati». Una vacatio che perdura dal 2016, dovuta anche allo stallo creatosi dopo il terremoto di «Mafia Capitale». Per l’assegnazione delle qualifiche sarà istituito un bando interno, dopo la fase di concertazione con i sindacati. Tra i punti chiave del negoziato, quella che nel gergo del pubblico impiego viene definita indennità di funzione: «Le modalità di assegnazione — ribadisce il direttore generale del Comune — saranno discusse in sede di trattativa». Le promozioni andranno a rimpinguare quella parte di organico ancora sguarnita che, a fronte del salto qualitativo (e retributivo) vedrà crescere anche il carico di responsabilità: oneri che potrebbero includere la partecipazione alle (finora disertate) commissioni di gara.
Del tema si è tornati a parlare nella giunta informale che si è riunita ieri pomeriggio a Palazzo Senatorio, la prima dopo la pausa estiva. Gli assessori hanno avuto conferma degli ulteriori spazi di finanza ricavati da avanzi di bilancio 2016-2018: un «tesoretto» da 100 milioni, spendibile per sbloccare opere già in avanzata fase di progettazione. La squadra di governo, tornata rinvigorita dalle vacanze, ha inoltre condiviso la necessità di comunicare con maggiore efficacia i risultati portati a segno finora. Flavia Marzano, assessore comunale alla semplificazione, ha lanciato una proposta per migliorare la trasparenza e il dialogo con i cittadini: l’idea è quella di pubblicare sul sito del Comune un report per ogni dipartimento con i punti programmatici realizzati, quelli ancora in corso di realizzazione e la tempistica. Di questo, e altro, si continuerà a ragionare nella seduta odierna.