L’ex vigile del fuoco con 27 case
Enzo De Santis, 64 anni, sindaco di Ponzano, arrestato, era molto chiacchierato in paese nonostante occupi quella poltrona da molte consigliature. «Mi hanno votato e si fa come dico io», ha detto al Corriere della Sera a giugno.
La terra e il bosco, a sentire lui, li aveva venduti al costruttore per fare l’interesse del paese, quello che amministra(va): Ponzano Romano. «Ma questi paesani non capiscono, non pensano, poi se quello (Sergio Scarpellini, ndr) ha avuto problemi con la giustizia mica è colpa mia». Così Enzo De Santis, 64 anni, asseriva lo scorso giugno, quando il Corriere della Sera ha trascorso un’intera giornata nella bassa Sabina per conoscere questo sindaco così «chiacchierato». E per capire perché la centrale di biogas, voluta da De Santis, fosse tanto indigesta ai compaesani e agli altri sindaci del parco della Valle del Tevere.
Quel giorno il primo cittadino di Ponzano indossava una maglietta della Lazio e stava guardando la partita dell’Argentina quando ci ha accolto nella sua villetta ai margini del paese: «Scusate, sono in calzoncini ma fa caldo». Ha aperto la porta di casa prima che citofonassimo, sembrava ci stesse aspettando: qualcuno lo aveva avvertito della nostra presenza in paese fin dalla mattina. De santis ci ha fatto strada in soggiorno, ci ha offerto gentilmente un caffè e ha risposto svogliatamente alle nostre domande, continuando a guardare con maggiore interesse le partite dei Mondiali.
Non aveva fretta di mandarci via. Non sembrava insofferente e neanche preoccupato, ma piuttosto indifferente. Alle critiche, ai dubbi, al vago senso disagio che provocavano le sue risposte. «Cosa volete che vi dica. I cittadini si lamentano del mio operato? Mi hanno votato loro e finché sono il sindaco si fa come dico io». Perché ha venduto le terre a Scarpellini? «Le ha pagate bene, ho fatto l’interesse della mia comunità, ho rimesso a posto il campo di calcio comunale». Ma è vero che ha molti immobili tra Roma e la Sabina, 27 appartamenti raccontano in paese? «Tutto quello che possiedo è frutto del mio lavoro».
De Santis, vigile del fuoco a Montelibretti e a Passo Corese, ha smesso la divisa quando ha iniziato la carriera politica (con la Dc). La prima investitura a sindaco risale a 0ltre 25 anni fa e da allora non ha mai smesso di guidare il piccolo Comune. Pugno di ferro - «Aiutava solo i suoi amici, ha creato una cortina di ferro intorno a lui», racconta il ponzanese Sauro Caprioli - e poca condivisione delle decisioni con la comunità. Anche quelle che riguardavano la salute comune, come la centrale di biogas, così invisa da tutti, così voluta da De Santis. «Farò fare la centrale e poi toglierò il disturbo qui in paese», ci ha confidato quel giorno. Il disturbo forse l’ha tolto prima. I comitati per la tutela della Valle del Tevere festeggiano.
❞ I cittadini si lamentano del mio operato? Mi hanno votato e finché sono il sindaco si fa come dico io
❞ Scarpellini le terre le ha pagate bene, ho fatto l’interesse di Ponzano, ma questi paesani non capiscono Enzo De Santis
L’incontro Il Corriere aveva incontrato il primo cittadino a giugno per capire i contrasti sulla centrale di biogas