La Lazio vince ancora soffrendo ma Immobile ritrova il gol
Acerbi: dobbiamo essere meno leziosi. De Vrij? Non m’interessa
Esordio vincente per la Lazio in Europa League: ieri sera all’Olimpico la squadra di Simone Inzaghi ha battuto l’Apollon Limassol grazie alle reti di Luis Alberto e Immobile (su rigore). I biancocelesti portano così a casa tre punti importantissimi ma hanno dovuto soffrire troppo per avere la meglio sui ciprioti, a segno nel finale.
La sensazione, è che per giudicare davvero la Lazio-2 serviranno avversari più duri. L’Apollon Limassol visto ieri all’Olimpico ci ha messo coraggio e buona volontà, ma per vincere è bastata meno della metà dei titolari. Dell’undici di campionato, quello di cui Inzaghi ha dimostrato di fidarsi di più, l’allenatore non ha tenuto in campo mai più di quattro giocatori: aveva iniziato con i soli Acerbi, Milinkovic e Luis Alberto poi, quando al 61’ sono entrati Leiva e Immobile, è uscito lo spagnolo, infine è toccato a Lulic prendere il posto del serbo.
E, paradossalmente, l’unico vero momento di difficoltà nel corso della partita (a parte il brivido finale dopo il 2-1 di Zelaya), la Lazio lo ha attraversato dopo il doppio cambio del 60’ e prima del raddoppio di Immobile. Il primo tempo, invece, era filato liscio. «L’approccio mi è piaciuto, visto che per molti era la prima partita - dice Inzaghi - Abbiamo giocato un buon primo tempo e c’è il rammarico per non aver fatto un gol in più che ci avrebbe fatto iniziare la ripresa con un altro spirito. Il secondo tempo, invece, non è stato buono e abbiamo dato coraggio all’Apollon, mentre nel primo tempo non gli avevamo dato certezze».
Qualche certezza, Inzaghi se la porta dietro dalla prestazione delle riserve. «Ho sostituito Badelj soltanto perché era un po’ affaticato e ammonito. Durmisi ha giocato un’ottima gara, Caicedo è stato determinante, Murgia ha fatto quello che fa sempre, mettendoci tanta sostanza. Basta, Bastos e Caceres li conoscevamo già». Non basterà questa vittoria, però, a garantire a tutti un posto fisso il giovedì sera. «Valuterò partita per partita. Sono soddisfatto di quanto ho visto in campo e ci portiamo a casa un risultato importante in un girone che sarà tosto, ma di volta in volta sceglierò il miglior undici possibile». Anche perché l’Eintracht Francoforte e il Marsiglia sono avversari di al- tro valore rispetto all’Apollon: «E abbiamo l’obbligo di portare tutti a una condizione migliore di quella attuale». Non ha di questi problemi Francesco Acerbi, che sembra diriga la difesa della Lazio da anni. «Ma dobbiamo essere meno leziosi, non possiamo mai pensare che le partite siano finite. De Vrij? Non mi interessa. Lui è all’Inter, io alla Lazio. So quello che voglio e quanto valgo».
❞ Il tecnico Bene il primo tempo, poi abbiamo dato troppo coraggio all’Apollon
Il difensore De Vrij è all’Inter e io sono qui. So esattamente quanto valgo e quello che voglio