Colli Farnesina, la strada è chiusa ma passano tutti
I residenti spostano i cartelli. Alberi pericolanti
Via dei Colli della Farnesina non ha pace: da una parte è chiusa, all’incrocio con via della Camilluccia, dall’altra dotata di transenne mobili che i cittadini spostano in continuazione. La strada era stata interrotta per permettere al Servizio giardini di tagliare alberi e tronchi pericolanti nel Parco di Monte Mario.
Via dei Colli della Farnesina non ha pace: da una parte è chiusa, all’incrocio con via della Camilluccia, dove due piccoli pali di ferro nel terreno e la consueta rete arancione, occupano più di mezza carreggiata. Dall’altra aperta, o meglio caratterizzata da transenne mobili che dovrebbero contingentare la circolazione e che vengono periodicamente spostate dai cittadini, ed altrettanto periodicamente risistemate dai vigili urbani. La strada è in teoria aperta solo ai residenti dalla fine di giugno, per permettere al Servizio giardini di tagliare alberi e tronchi pericolanti del Parco di Monte Mario. Doveva essere questione di qualche giorno, sono passati quasi tre mesi. Ottanta giorni per la precisione, che hanno esasperato gli animi dei residenti, dei tanti abitanti della zona Nord della città che quotidianamente percorrono la lunga arteria che collega il lungotevere e lo stadio Olimpico con la Camilluccia e i quartieri del Trionfale, e dei genitori degli alunni dell’istituto Sacro Cuore che ieri mattina hanno dovuto, al contrario delle consuetudini, lasciare l’auto lontano dalla scuola ed accompagnare i piccoli, della materna e delle elementari, in classe a piedi, sotto la pioggia. Ci sono stati anche attimi di tensione con i vigili urbani per il blocco ormai inaspettato. Perché anche se in teoria la strada era chiusa, passavano tutti: stanchi di aspettare che gli alberi venissero tagliati e rimossi, le transenne dalla parte della Farnesina venivano continuamente spostate sui marciapiedi e la circolazione era in pratica libera.
Fino a ieri mattina. Quando dopo quasi due mesi di interruzione e centinaia di proteste dei residenti sono apparsi di nuovo i vigili del fuoco per tagliare gli ultimi alberi a rischio: «Hanno poi dovuto interrompere per la pioggia, ma ora in due o tre giorni, se il tempo è buono, finiranno», spiega con ottimismo il presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli, che si è occupato con attenzione della questione. Meno ottimisti, invece, i commercianti della zona: «Copletamente me tutte le storie romane di questi ultimi tempi, quella del blocco del transito su via Colli della Farnesina, è iniziato a giugno ed ancora oggi, i residenti di quella via e tutti gli abitanti di questo quadrante della Capitale che quella strada la percorrono per raggiungere il centro città, non hanno notizie su quando i lavori saranno terminati», sostiene Giovanna Marchese Bellaroto dell’Assocommercio Roma Nord. E la protesta non è solo per la chiusura della strada: «L’unico mezzo pubblico il 188, già lentissima circolare che ad orari improvvisati permetteva un minimo, veramente minimo servizio pubblico, è stata com- abolita ed ancora oggi gli utenti e gli sfortunati residenti di via dei Colli della Farnesina, sono tagliati fuori da tutto, senza nessuna alternativa». Con un ulteriore appunto: «Le transenne sono prive di catarifrangenti, per cui di notte le barriere diventano dei muri improvvisi che l’automobilista rischia di non vedere se non quando ci ha sbattuto contro». Ma anche l’opposizione nel XV Municipio è più volte intervenuta sulla questione: «È tornata dalle ferie la sindaca di Roma?». In una interrogazione, infatti, il capogruppo del Pd in XV Municipio, Daniele Torquati, ricorda che dapprima si era parlato della fine dei lavori per il 20 luglio. Per di più «la deviazione dell’intero traffico su via Cassia ha reso la situazione insostenibile - precisa Torquati -. La riapertura delle scuole poteva essere l’occasione per sistemare la viabilità, ancora oggi intrappolata da alberi pericolanti».
Ritardi Doveva essere una chiusura breve, sono passati 3 mesi