Spring Attitude, primavera (di suoni)
Dal 4 al 6 ottobre fra ex Mattatoio ed ex Dogana il festival di musica elettronica
Quelli che tirano tardi (fino alle 6 del mattino), che sono patiti di elettronica e dintorni, che hanno come idoli l’ex modella e adesso dj Peggy Gou, Myss Keta, Casino Royale, i napoletani Nu Guinea, Mavi Phoenix e Demdike Stare. Il cosiddetto «clubbing» a raccolta dal 4 al 6 ottobre a Roma per Spring Attitude, fra ex Mattatoio e ex Dogana. Una festa dei linguaggi, suoni e immagini contemporanei.
Storici come i Casino Royale, popolari come la rapper mascherata Myss Keta e il fenomeno dell’hip hop Frah Quintale. I Nu Guinea, protagonisti del nuovo sound napoletano a cavallo tra gli anni 70 e 80, con band e vocalist per presentare l’ultimo disco Nuova Napoli, e la coreana Peggy Gou, fascinosa (è stata modella) e scatenata alla consolle. Una delle dj più note, impegnata anche sul fronte femminile.
Spring Attitude torna dal 4 al 6 ottobre a intercettare la tribù dei cosiddetti «clubbers» e di un pubblico attento ai linguaggi musicali contemporanei. Tre giorni di suoni, visioni, performance multimediali e balli liberatori, fra il Mattatoio di Testaccio — che ospiterà l’inaugurazione con Kamilia Kard, Marco Donnarumma e Margherita Pevere, Quiet Ensemble e Roly Porter — e l’ex Dogana, divisa in quattro palchi. Il più scenografico, quello circondato da visual proiettati a 270 gradi intorno al pubblico, esperienza sonora e sensoriale insieme. Sabato pomeriggio, dalle 16.30, ingresso libero per i giovani talenti italiani e per l’illustratore Alessio Vitelli che coinvolgerà i più piccoli nella sperimentazione.
Una scena internazionale che guarda oltre i confini dell’elettronica, mischiando generi, spunti, recuperi, novità, pratiche: l’Iran incontra Cuba nelle pagine degli Ariwo; la scena afropunk parigina ha il volto del duo Thsegue; dall’Austria Mavi Phoenix, giovanissima emergente il cui brano Aventura è stato preso in prestito da un noto brand della moda.
Berlino resta una piattaforma solida, ma guarda al mondo: così Laurel Halo mescola influenze da Detroit, Regno Unito e Germania. I Demdike Stare compiono un viaggio oscuro ed esoterico con l’artista visuale Michael England. L’elettronica di Lorenzo Senni si fa trascendentale.
L’occasione per conoscere il rap poetico e feroce di Gemello, romano che lavora anche come pittore. O il lavoro di Yakamoto Kotzuga, che a dispetto del nome è veneziano, ed è un giovane e talentuoso produttore e «sound designer». Dal fertile Salento arriva Populous , autore di jingle televisivi e colonne sonore, sound designer per web, musei e sfilate di moda. E nomi che sanno di esotismo, inventiva, provocazione: Odeon, Capofortuna, Hugo Sanchez, Kassiel, Daniele Sciolla, Giorgio Gigli & Bichord dalle pulsazioni techno quasi subliminali, Deena Abdelwahed, Jeremy Underground, Lorenzo Bitw, Rrose, The Maghreban, Raffica Soundsystem. L’attitudine primaverile è anche questa: sfumare i confini, reinventare le geografie.