Pellegrini, un fenomeno da blindare
Due prestazioni super da trequartista contro Lazio e Viktoria: adesso è intoccabile nel 4-2-3-1 La Roma prova a lavorare sulla clausola da 30 milioni. Costacurta: «È il miglior talento italiano»
L’obiettivo era migliorare nell’immediato e in futuro la qualità del centrocampo, trovando l’uomo delle giocate decisive. Per questo motivo, in estate, la Roma ha comprato quattro trequartisti: Javier Pastore (24,7 milioni al Paris Saint Germain), Bryan Cristante (5 milioni per il prestito, 15 di riscatto obbligatorio e fino a 10 milioni di facili bonus all’Atalanta), Ante Coric (6 milioni alla dinamo Zagabria più 2 in caso di rivendita entro il 2020) e Nicolò Zaniolo (4,5 milioni all’Inter, più il 15% in caso di futura rivendita, nell’affare che ha portato Radja Nainggolan in nerazzurro).
Il miglior trequartista possibile, però, la Roma lo aveva già in casa: Lorenzo Pellegrini. Due straordinarie partite nel derby e in Champions League contro il Viktoria Plzen hanno liberato il talento del centrocampista romano. Gol, assist, padronanza dei calci da fermo, leadership, tackle, corsa. Chi lo aveva paragonato a Steven Gerrard adesso lo ha ritrovato dopo un periodo opaco.
Lui ha affidato le sue emozioni a Instagram: «Grande serata, continuiamo così!». Billy Costacurta, ex caampione del Milan di Sacchi e attuale vice-commissario della Federcalcio, ne ha fatto questo ritratto a Teleradiostereo: «Credo sia il prospetto italiano più forte. I più “belli” da vedere, ora, sono Bernardeschi e Chiesa, ma Lorenzo nelle ultime due partite ha fatto cose pazzesche in un ruolo che per lui è perfetto perché ha tempi di inserimento che non ha nessuno in Italia. È una specie di punta aggiunta che rincorre l’avversario come fosse Gattuso. Nel derby - tra il gol che ha segnato, la punizione che ha guadagnato e che poi ha portato al gol di Kolarov e l’assist per Fazio nell’azione del 3-1 - c’è tutto il giocatore che è Pellegrini. In Champions ha ripetuto la prestazione attaccando tutta la partita, rubando palloni e, sinceramente, io che sono un tifoso dell’Italia, sono la persona più felice del mondo».
C’è un solo problema: questo giocatore «totale», che sembra aver trovato il suo ruolo ideale, ha una clausola rescissoria da 30 milioni valida ancora per le prossime due estati. La Roma vorrebbe quanto meno alzarla, se non toglierla, ma dovrà per forza passare dal procuratore del calciatore, Giuffrida. La base di partenza non può che essere l’aumento dello stipendio di Lorenzo, che adesso è a 1,8 milioni. Una cifra facilmente attaccabile dai big club italiani (Juve in testa) e stranieri.
Visto l’infortunio di Pastore, Pellegrini dovrà fare gli straordinari anche a Empoli. E lo farà volentieri: il problema, semmai, era quello di prima: giocare poco.