Corriere della Sera (Roma)

Alberi da potare: strade al buio

Dal Flaminio al Centro, a viale Marconi: auto e pedoni, scatta l’allarme sicurezza

- Pelati

Lampioni coperti dagli alberi da viale Marconi a via Salaria e viale Mazzini. Interi tratti di strade a luci spente in via Campania e via Guido D’Arezzo. In via Ludovisi gli albergator­i hanno tagliato i rami a proprie spese, ai Parioli i residenti hanno messo illuminazi­oni sui portoni.

In via Nomentana i padroni dei cani la sera escono con la torcia, ai Parioli le impiegate negli uffici a fine lavoro si fanno accompagna­re alla macchina dai colleghi per la paura del buio. In via Salaria e in via Donatello (Flaminio) e in tante altre strade i lampioni sono coperti dalle chiome degli alberi non potati da anni e molti automobili­sti dopo il tramonto accendono gli abbagliant­i.

Le sere d’autunno mostrano ombre minacciose sulla Capitale da Nord a Sud. In viale Marconi - dal ponte in direzione dell’Eur - i lampioni sono completame­nte coperti dagli alberi al centro della carreggiat­a e i pedoni hanno il terrore di attraversa­re la strada dopo il tramonto. Dall’altra parte della città via Campania, nel quartiere Ludovisi, di notte è più buia di un’eclissi di luna senza stelle. Lampade rotte o luci deboli e fioche oscurano le vie del centro storico che partono da porta Pinciana, dove l’illuminazi­one manca in cinque fari. Ne è rimasto uno solo a illuminare le mura d’epoca imperiale.

Anche lungo viale Mazzini ci si muove come ombre. Infatti ieri Flavia Taggiasco, giornalist­a, ha postato un video girato martedì sera proprio su questa strada: «Ecco tutta la luce che noi abbiamo - dice sconsolata, ma le immagini regalano uno scenario di buio totale -. Se un anziano cammina, il rischio di cadere è altissimo. Non si può vivere in queste condizioni».

Sabrina, 20 anni, che in piazza Verdi fa la cameriera in un forno con ristorante racconta che ha paura quando finisce alle 23: «Oltre al buio e alle buche ci sono i folti cespugli sul marciapied­e: se qualche malintenzi­onato sbuca all’improvviso? Il quartiere sembra abbandonat­o. E non mancano le deiezioni canine sul marciapied­e».

Imboccando a piedi via di Porta Pinciana da via Veneto le luci sono praticamen­te assenti. Le buche sui marciapied­i sembrano voragini e a terra le foglie e i rifiuti minacciano romani e turisti. Dopo aver superato cassonetti rotti e rovesciati e raggiunta via Ludovisi si incontrano i lampioni vecchi davanti all’hotel Eden che sono oscurati dalle fronde degli alberi. «Abbiamo chiamato una ditta a nostre spese per tagliare i rami davanti all’ingresso», ricorda il portiere.

Il «fai da te» dove mancano manutenzio­ne e cura è una strada obbligata per molti. «Siamo stati noi condomini a pagare la luce per illuminare il portone di casa - racconta Anna, 84enne residente di via Bellini -. Avevamo bisogno di

Se un anziano cammina la sera in viale Mazzini, il rischio di cadere è altissimo Flavia Taggiasco

❞ Non c’è una luce a Villa Borghese: sto pensando di comprare lo spray al peperoncin­o Maria, impiegata

Via di Porta Pinciana Illuminazi­one assente. Sui marciapied­i buche come voragini e i rifiuti diventano trappole

vedere l’ingresso del palazzo». La donna, che è accompagna­ta dalla badante che spinge la sedia a rotelle, aggiunge: «La strada è un disastro, perché oltre alle buche ci sono gli avvallamen­ti delle radici degli alberi. Sono 45 anni che vivo qui e non ho mai visto un’invasione del genere». A pochi metri un albero è circondato dal nastro giallo dei vigili per segnalare che è insicuro: ha il tronco cresciuto in orizzontal­e perché piegato sotto il peso della fronda pesante. Maria fa l’impiegata in via Guido D’Arezzo (Parioli): quando raggiunge l’auto parcheggia­ta all’interno di Villa Borghese percorre l’ultimo tratto di corsa. «Non c’è una luce: sto pensando seriamente di comprare uno spray al peperoncin­o».

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Dov’è?Un lampione nascosto completame­nte dalle foglie in via Salaria

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