Labate e «I Rassegnàti» Tanti ospiti in Galleria
Alla Galleria Alberto Sordi è stato presentato, ieri, il libro «I Rassegnàti» (Rizzoli) di Tommaso Labate, 39 anni, firma del Corriere della Sera. «Trentanove è il numero simbolo di una generazione fallita o sull’orlo del fallimento. Una generazione che non genera figli, come impietosamente fotografato da tutte le rilevazioni statistiche. Trentanove è l’età media del rassegnato» ha detto Labate. Con l’autore sono intervenuti Antonio Polito e Enrico Mentana. Platea piena e tanti ospiti (dal mondo della politica - con Roberto Speranza, Luciano Nobili, Andrea Ruggeri - ma non solo) per l’incontro moderato da Annalisa Cuzzocrea. Da dove ha origine quella che Mario Monti definì la «generazione perduta»? Risponde Enrico Mentana: «Il problema della vostra generazione siete voi - ha detto - la rassegnazione deriva dal fatto che non esiste una coscienza generazionale. Se 30 vecchi lavoratori vengono licenziati, arrivano i sindacati e le associazioni di categoria, ma per quei trenta che si salveranno, mille giovani non entreranno mai. Fin quando non protesterete, nulla cambierà». La generazione dei «rassegnati» è come una partita persa all’ultimo rigore, quello di Baggio nella finale dei Mondiali nel ’94, anche se, forse, non smette di pensare che «un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo e dalla fantasia». (Simona Cangelosi)