«Nomine dei dirigenti: ruolo attivo di Marra»
Processo Raggi, parla la funzionaria di polizia
L’ombra di Raffaele Marra continua ad allungarsi sul destino processuale e politico di Virginia Raggi, che nel processo in cui è imputata per falso vede questa imbarazzante presenza farsi sempre più concreta.
Del ruolo dell’ex capo del personale nella nomina del fratello Renato a capo del dipartimento turismo del Campidoglio è tornata a parlare ieri in aula l’ispettrice della squadra mobile di Roma che ha condotto le indagini: «Marra — ha ribadito alla corte Maurizia Quattrone nella sua attesa testimonianza — non si limitò a svolgere un ruolo di pura compilazione degli incarichi, ma fu attivo nell’intera procedura di interpello per la nomina dei dirigenti comunali nell’autunno del 2016».
Risponendo alle domande del pm Francesco Dall’Olio la dirigente di polizia ha ricostruito le varie fasi che portarono al varo della nuova macrostruttura del Campidoglio con le nomine di oltre 100 dirigenti. «In questo ambito — ha aggiunto Quattrone — Marra è stato un punto di riferimento. Presidenti di municipio, assessori e persone che facevano parte degli uffici di diretta collaborazione della sindaca si sono rapportati con lui per fornirgli nominativi di persone di loro gradimento e incarichi che gli venissero assegnati». Una testimonianza che contraddice la linea difensiva della sindaca, che per scindere la sua posizione dall’abuso di ufficio contestato a Raffaele Marra ha sostenuto davanti al rsponsabile dell’anticorruzione del Campidoglio, Maria Rosaria Turchi, che fu lei ad occuparsi in prima persona delle nomine e che il capo del personale si limitò ad una «mera e pedissequa esecuzione delle sue determinazioni, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie e decisionali».
Il teste chiave dell’accusa ha citato chat, mail e comunicazioni che Marra in quei giorni aveva, anche con la stessa Raggi. «Sicuramente Marra ha detto Quattrone - ha avuto un’influenza nel nominare il fratello Renato alla Direzione di turismo».
E nonostante la decisione dei legali della sindaca di rinunciare alla sua testimonianza, il Rasputin capitolino potrebbe essere in aula la prossima settimana su richiesta del pm, due giorni dopo la Raggi che sarà interrogata martedì. Come imputato in processo connesso Marra può scegliere di non rispondere, ma anche questa linea sembra ora in discussione.