Lilith e le sue sorelle una «Linfa» carica di creatività
Un doc di Carlotta Cerquetti sulle artiste della scena underground di Roma Est
Sebben che siamo artiste paura non abbiamo. Toste, allegre, spavalde, fuori dagli schemi. In comune hanno pochissimo, se non un documentario di Carlotta Cerquetti, passato ieri al Maxxi nell’abito della Festa del cinema, dal titolo emblematico, Linfa. Lola Kola, Maria Violenza, Lady Maru, Lo NoChoice, Lilith Primavera, Opa Opa Invasioni Balcaniche, Industria Indipendente, Silvia Calderoni. Si muovono tra musica, arte, performance in una fetta precisa della città, dove la regista — già a Venezia Giornate degli autori nel 2015 con il doc precedente Harry’s Bar - le ha incontrate. Roma est, tra Torpignattara e il Pigneto.
«Tutto è nato dal mio desiderio di conoscere da vicino questo mondo, una scena artistica che ho scoperto un po’ per caso. Mi ha fatto da guida Silvia Calderoni, attrice e performer della compagnia Motus, di cui amo molto il lavoro — racconta Carlotta Cerquetti —. Mi ha colpito la grande libertà creativa che hanno in comune, una forma di sconfinata resistenza culturale libera da in un quartiere che ha vissuto da vicino l’esperienza della Resistenza».
Oltre all’originalità delle loro creazioni, spiega, è stato lo spirito che le anima a spingerla a realizzare il suo film. «Pur nella diversità, sono tutte spinte dalla voglia di non seguire l’onda. Indipendenti, libere dall’ansia di piacere e molto solidali tra di loro, al contrario dello stereotipo che vuole le donne incapaci di fare squadra». Uno spirito da cui si è lasciata contagiare. «Ho iniziato il progetto del documentario molto liberamente, da sola, e sulla via ho incrociato due produttrici — Fabrizia Falzetti per Farout e Cinzia Bomoli per Amarcord — che ci hanno creduto e mi hanno aiutato a portarlo in porto. L’incontro con queste artiste e performer, molto lontane da me come formazione, è stato liberatorio. E credo potrà esserlo anche per il pubblico. È un modo per ricordare che l’energia creativa va incoraggiata. Si può fare».
Prossimo appuntamento, dopo l’anteprima di ieri, sarà giovedì 25 al Palladium. Ci saranno tutte. Quelle che — come la dj Lady Maru, o Maria Violenza, o Jonida Prifti e Iva Stanisic, il duo Opa Opa aka Invasioni Balcaniche che sta per incidere il primo album — hanno scelto la musica come forma espressiva. O come Lilith Primavera o Lola Kola partono dal corpo, dalla nudità o dalla creazione di abiti manifesto. O, ancora, come Erika Z.Galli e Martina Ruggeri di Industria Indipendente o le NoChoice (Federica Tuzi e Merel Van Dijk) vanno oltre il confine del palcoscenico teatrale. «Amano quello che fanno, è la linfa delle loro vite».