I guru della ristorazione Il più amato? Chef Apreda
Provate a immaginare il menù dei menù. Secondo la guida «Ristoranti d’Italia 2019» del Gambero Rosso, presentata allo Sheraton Hotel con un evento che ha radunato nella Capitale i guru della nostra ristorazione, racchiude dall’arrosto di calamaro di Gianfranco Pascucci alle tagliatelle di tuorlo d’uovo marinato con carciofi di Carlo Cracco, dalle zite spezzate con genovese di tonno di Pasquale Torrente alla cacio e pepe in vescica di Riccardo Camanini, fino al pane e cioccolato di Niko Romito. Tutti serviti (espressi) per l’occasione. Una serata in cui sono state presentate le 2813 insegne raccontate (e premiate) dalla guida, con Roma che ha portato a casa ben 18 riconoscimenti. Le pregiatissime Tre Forchette vanno a un quartetto di maestri: Heinz Beck de La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, Francesco Apreda – già eletto chef più amato della città – col suo Imàgo all’Hotel Hassler, Anthony Genovese de Il Pagliaccio e Pascucci al Porticciolo di Fiumicino. I Tre Gamberi ad Armando al Pantheon, Mazzo, Sora Maria e Arcangelo, mentre le Tre Bottiglie ai wine bar Barnaba, Del Gatto, Roscioli e Trimani, e sul fronte birrerie vincono Open Baladin e L’Osteria di Birra del Borgo. Infine i bistrot: Caffè Propaganda e Spazio Niko Romito. Indirizzi immancabili nelle agende dei golosi capitolini. (N. Dis.)