Corriere della Sera (Roma)

Superiori, le sorprese della top ten

Licei classici: Tasso primo e Visconti decimo, entra il paritario Massimo, bene Russell e Augusto

- Flavia Fiorentino

Qualche conferma e tante sorprese in città nell’ultima indagine di Eduscopio, l’osservator­io della Fondazione Agnelli sul percorso formativo che meglio prepara all’università e al lavoro dopo il diploma tra gli istituti superiori romani. In particolar­e il Tasso resta sempre in testa alle classifich­e dei migliori licei classici della Capitale. E il Righi guida l’elenco tra i licei scientific­i scalando due posizioni rispetto allo scorso anno (quando era terzo). Secondo si piazza il Vivona all’Eur, sempre tra i classici (nel 2017 era al settimo), mentre il Visconti scivola al decimo gradino della classifica (era quinto). Un passo indietro del Mamiani che prende la medaglia di bronzo.

Se il Tasso resta sempre in testa alle classifich­e dei migliori licei classici della capitale e il Righi, tra gli scientific­i, scala due posizioni rispetto allo scorso anno passando dal terzo al primo posto, molte sono le sorprese di «performanc­e» tra gli istituti superiori romani che si contendono il primato di scuole d’ eccellenza.

Secondo l’ultima indagine di Eduscopio, l’osservator­io della Fondazione Agnelli sul percorso formativo che meglio prepara agli studi universita­ri e al lavoro dopo il diploma, il Vivona dell’Eur, sempre tra i classici, si piazza al secondo posto (nel 2017 era al settimo) mentre il Visconti scivola in un anno dal quinto al decimo gradino della classifica. Il Mamiani passa dal secondo al terzo posto, il Russell è quarto e lo scorso anno non era nemmeno tra i primi 10, mentre il Socrate esce dalla top ten ed entra in classifica anche l’istituto paritario Massimilia­no Massimo. Se dunque alcuni licei storici d'elite continuano a primeggiar­e, si stanno facendo notare anche istituti più «periferici» come appunto l’Augusto nel quartiere Appio (arrivato settimo) o il Russel sulla Tuscolana.

Il Virgilio, che sale tra i classici dalla decima all’ottava posizione, si deve accontenta­re dell’argento tra gli scientific­i dopo aver conquistat­o il podio nel 2017. E in questa sezione si affaccia per la prim volta l’istituto paritario San Giuseppe del Caburlotto a Quarto Miglio. Il miglior linguistic­o è invece il Mamiani seguito da Seneca, Tacito e Lombardo Radice mentre mentre l’Orazio, in vetta lo scorso anno, risulta al sesto posto nell’attuale ranking. Per quanto riguarda invece il liceo delle Scienze Umane, il Margherita di Savoia ruba il primato al Maria Montessori , seguito dal Montale (che era nono in classifica) e dal Machiavell­i.

Per la nuova edizione di Eduscopio (www.eduscopio.it), che sarà online da oggi e costituisc­e un importante strumento di orientamen­to per i ragazzi nelle scelte dopo la terza media, i ricercator­i della Fondazione Agnelli hanno analizzato i dati di circa 1.260 mila diplomati italiani in tre successivi anni scolastici, dal 2012 al 2015, in circa 7mila indirizzi di studio nelle scuole superiori statali e paritarie. Nell’indagine sono stati esaminati due compiti educativi fondamenta­li: la capacità di licei e istituti tecnici di preparare gli studenti per il passaggio all’università con attenzione alle facoltà scelte, ai voti degli esami e agli eventuali anni fuori corso, mentre per i tecnici e i profession­ali la capacità di preparare l’ingresso nel mondo del lavoro rivolgendo­si a chi, dopo il diploma, non scelgono il percorso accademico.

In quest’ ultima sezione è l’Istituto tecnico economico di via dei Papareschi a Trastevere con il 52% (passato dal quinto al primo posto) ad avere il più alto numero di studenti che hanno lavorato per più di sei mesi a distnza di due anni dalla maturità. A seguire il Darwin e il Da Verrazzano. Ma è anche interessan­te che il numero di immatricol­ati provenient­i dagli istituti tecnici, dopo anni di calo, è in ripresa Tra i Profession­ali resta invariato il primato dell’Amerigo Vespucci con la percentual­e del 55% seguito dall’istituto paritario Safi Elis che ha conquistat­o direttamen­te il secondo posto non figurando tra i primi dieci del 2017.

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