Roma fumettara: al Palaexpo 70 tavole originali
Palazzo delle Esposizioni, un identikit della Capitale in 70 tavole originali
Mancava il ritratto di Roma in versione comic. Ci ha pensato la Scuola Romana dei Fumetti, che per i suoi 25 anni ha affidato il compito alle migliori matite passate per le storiche aule in via Flaminia. Il risultato è un identikit della Capitale in 70 tavole originali, in mostra al Palazzo delle Esposizioni con Roma fumettara, da oggi al 6 gennaio (via Nazionale 194, www.scuolaromanadeifumetti.it).
Un’esposizione che è un omaggio alla città ma anche una sorta di catalogo degli autori legati alla scuola, tra docenti ed ex allievi coinvolti, in grado di riflettere quel suo principio di libertà d’espressione che in un quarto di secolo ha dato vita a stili e carriere diverse proiettate nel panorama internazionale del disegno. «Una scuola col metodo della bottega e lo spirito della Bauhaus», l’hanno definita i fondatori: Giancarlo Caracuzzo, Massimo Rotundo, Stefano Santarelli, Massimo Vincenti e Paolo Morales (scomparso nel 2013). Autori che hanno sempre tenuto all’aggettivo «romana», per precisare non solo un’identità geografica ma anche una specifica vocazione culturale nell’eredità di vignettisti come Attalo e Jacovitti. Quella raccontata dai settanta «fumettari» è una Roma a molte tinte e varie forme. Dal bianco e nero di Stefano Caselli, Greg (Claudio Gregori), Max Paiella e «PaperTotti» di Marco Gervasio fino ai colori sgargianti di Mauro De Luca e Giada Perissinotto. Dalla china di Lorenzo «Lrnz» Ceccotti alla pittura digitale di Marco Valerio Gallo. È popolata da supereroi, come il paladino sul Colosseo nella locandina di Rotundo e l’Hulk gladiatore di Riccardo Federici. E da icone: l’Aldo Fabrizi di Lillo (Pasquale Petrolo) e di Federico Bertolucci, poi Marcello Mastroianni di Morales, e perfino Romolo, Remo e la lupa in chiave west con «Textaccio» di Luca Vannini.
Infine, al posto dei leggendari re, la penna gentile di Arianna Rea incorona sette regine: Loren, Magnani, Vitti, Masina, Lollobrigida, Ekberg e Audrey Hepburn.