Corriere della Sera (Roma)

Lazio, Correa fa sognare: colpi gol e fantasia

La fantasia e i colpi del trequartis­ta argentino stanno conquistan­do la Lazio e potrebbero far dimenticar­e la crisi profonda di Luis Alberto

- Stefano Agresti

Il nuovo Luis Alberto è argentino, ma viene dalla Spagna. È costato tanti soldi, tantissimi per la Lazio: al Siviglia sono andati 15 milioni di euro più 3 di bonus, il secondo acquisto più dispendios­o dell’era Lotito dopo quello rivelatosi deludente di Mauro Zarate. Anche lui gioca ovviamente trequartis­ta e ha un soprannome vagamente esotico, «El Tucu», perché proviene dal Tucuman. Si chiama Carlos Joaquìn Correa e sta conquistan­do il mondo biancocele­ste.

In comune con Luis Alberto, Correa non ha solo il ruolo ma anche il percorso. Pure lui è partito riserva, così come lo spagnolo nell’estate del 2017 lo era di Felipe Anderson; pure lui ha avuto una grande occasione per mettersi in mostra perché il titolare si è smarrito, e la sta sfruttando.

Certo il suo impatto non è stato altrettant­o dirompente, perché Luis Alberto si prese la Lazio subito, d’un colpo, essendo protagonis­ta già nella Supercoppa strappata alla Juve in agosto. Quello di Correa è un cammino più lento, ma i segnali sono davvero incoraggia­nti. E la sensazione è che Tare ci abbia azzeccato, come spesso gli capita: ha investito

parecchio, entro breve potrebbe trovarsi tra le mani un calciatore che vale ancora di più. Correa non è un calciatore banale, e per uno che ha il suo ruolo – uomo di fantasia utile a far saltare per aria le partite – è una caratteris­tica fondamenta­le. Quando cambia passo palla al piede, punta l’avversario e lo dribbla a velocità

doppia, capisci che ha potenziali­tà finora espresse solo in parte. Giovedì contro il Marsiglia, ad esempio, ne ha fatto le spese l’esperto Luiz Gustavo, superato dal suo impeto e costretto a stenderlo mentre volava verso la porta (ma l’arbitro non se n’è accorto). Ed è stato anche abile a smarcarsi quando è andato oltre i difensori francesi a raccoglier­e un invito di Immobile per il 2-0. È stato il suo terzo gol stagionale e per uno che ha giocato appena tre partite dall’inizio non è poco. Poi, come tutti i talenti, porta dentro di sé un po’ di sregolatez­za, tanto che ha saltato la prima partita di Europa League per una vecchia squalifica rimediata ai tempi del Siviglia e a Francofort­e si è fatto di nuovo espellere.

Luis Alberto latita. Contro il Marsiglia è entrato nel finale, appena in tempo per sprecare un’occasione clamorosa. Trasmette insicurezz­a, il suo problema sembra soprattutt­o mentale. Perciò davanti a Correa potrebbe aprirsi una strada a quattro corsie, a cominciare dalla trasferta di domani contro il Sassuolo (anche Caicedo si è fermato): sullo sfondo, per El Tucu c’è la conquista quasi definitiva di un posto da titolare.

I suoi colpi danno fiducia ulteriore a Inzaghi, assieme alle notizie che arrivano dagli infortunat­i: Leiva e Lulic ci saranno già in Emilia, Badelj è quasi guarito. E Correa è pronto a diventare protagonis­ta.

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In crescita L’attaccante argentino Joaquin Correa, 24 anni

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