Tutte le chat alla base delle accuse
Il rimprovero a Marra per l’aumento di stipendio al fratello
Raggi è accusata di falso per aver dichiarato all’anticorruzione di aver deciso da sola della nomina di Renato Marra al Turismo. Circostanza che, per i pm, è smentita dalle chat tra la sindaca e Raffaele Marra, ex capo del Personale e fratello di Renato. «Sai che mi avrebbero attaccato e non mi dici nulla?», scriveva Raggi.
Virginia Raggi è imputata per aver dichiarato alla responsabile dell’anticorruzione del Campidoglio, Mariarosa Turchi, di aver deciso, lei da sola, ogni dettaglio della nomina a capo della direzione Turismo di Renato Marra, senza consultare il fratello Raffaele che all’epoca era capo del Personale, ovvero solo «uno dei 23mila dipendenti del Campidoglio», come lo definì Raggi in un’ormai famosa conferenza stampa. La circostanza, secondo la procura che per la sindaca ha chiesto 10 mesi di reclusione, sarebbe smentita dalle chat in cui Raggi rimprovera l’ex capo del Personale per l’aumento di stipendio al fratello Renato Marra. Il combinato disposto tra la dichiarazione scritta alla Turchi e i messaggi delle chat tra Raggi e Raffaele Marra ha portato all’accusa di falso. L’altro capo d’accusa, poi archiviato, era per abuso d'ufficio in relazione all’ingaggio con stipendio triplo(da 39 a 93 mila euro) di Salvatore Romeo, allora nominato capo segreteria della sindaca e oggi nello staff della Mobilità. Famosa ormai la foto scattata sul tetto del Campidoglio in pieno caos nomine con Raggi e Romeo intenti a discutere.
A proposito dell’aumento dello stipendio di Renato Marra— promosso da vigile urbano graduato a capo del dipartimento Turismo con uno scatto di circa 20 mila euro in busta paga —, Raggi scrive il 14 novembre 2016 a Raffaele Marra rimproverandolo: «Sai bene che avrei subito attacchi, e non mi dici nulla?». Sono le 22,40 e Raffaele Marra risponde sette minuti più tardi: «Se lo avessi fatto vicecomandante, la fascia (retributiva, ndr) era la stessa», prova a spiegare. E la Raggi replica subito dopo: «Infatti abbiamo detto vice no. Abbiamo detto che restava dov’era con Adriano». E Marra controbatte: «E infatti con Adriano il posto era quello di cui abbiamo sempre parlato». Si tratta di Adriano Meloni, ex assessore comunale al Turismo, con cui Renato Marra già aveva rapporto ma con il quale sarebbe dovuto andare a lavorare grazie alla nuova nomina (poi revocata).