Vuoi aprire una società? 725 giorni
Gli imprenditori: è necessario replicare il modello adottato nel Nord Italia, un solo ufficio per tutte le pratiche Lazio-lumaca, in Emilia ce ne vogliono 315. Uno studio Luiss-Unindustria accusa la burocrazia
Sono 725 i giorni necessari per avere dalla regione Lazio le autorizzazioni ambientali per aprire o sviluppare un’impresa. In Emilia Romagna ne bastano 315. È uno dei risultati della ricerca elaborata da Unindustria e Università Luiss. L’appello degli imprenditori alla giunta Zingaretti: intervenite subito per non fermare la crescita. E propongono di adottare il modello dell’Emilia: un ufficio centrale per tute le pratiche.
Per avviare o sviluppare attività strategiche e ottenere i permessi ambientali di un’azienda nel Lazio servono 725 giorni. In Emilia Romagna ce ne vogliono la metà. Sono questi i dati principali di una ricerca, effettuata da Unindustria con il supporto della Luiss Business School di Roma, che affronta con rigore il problema che sta tanto a cuore a moltissime imprese. E vista la pesante differenza tra la nostra Regione e quelle del Nord, l’associazione datoriale ha proposto alla giunta Zingaretti di adottare il modello Emilia Romagna, ovvero la centralizzazione delle competenze in un ufficio centrale.
Nel commentare la ricerca Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria Lazio, ricorda: «Purtroppo oggi ci vogliono oltre 700 giorni in media per le autorizzazioni ambientali. Così si ammazza la crescita. Noi vorremmo che questo dato crollasse a circa 150 giorni». Per fare questo «è fondamentale la collaborazione con la Regione, rapporto che per nostra fortuna è forte e positivo - aggiunge -. E siamo sicuri che anche stavolta riusciremo a ottenere importanti risultati in tema di semplificazione amministrativa. Oggi abbiamo evidenziato questo grave problema e proposto alcune soluzioni».
Di certo appare impietoso il confronto sulle autorizzazioni per le imprese in campo ambientale tra il Lazio e il resto d’Italia. In particolare la Lombardia ha un modello con un ufficio di riferimento per ogni provincia, mentre l’Emilia Romagna ha centralizzato tutte le richieste in mano a un unico interlocutore. Unindustria Lazio ha proposto alla giunta Zingaretti di adottare questo secondo tipo di organizzazione.
Altro aspetto importante per abbassare i tempi è il capitale umano, sia nelle aziende che nella Pa: «Per presentare le richieste le imprese devono avere personale formato in grado di elaborare una mole di documenti con qualità e competenza - sottolinea il presidente degli industriali - e nella Pubblica amministrazione
ci deve essere una struttura in grado di fare tutoraggio con personale altrettanto preparato, usando piattaforme digitali». Solo così la documentazione potrà rispondere a tutti i requisiti previsti, senza inquinare il rapporto tra controllori e controllati, e si potranno abbassare notevolmente i tempi di attesa. Obiettivo finale è che «il Lazio diventi competitivo e attrattivo per investimenti e crescita delle imprese - taglia corto Tortoriello -. Ma per centrare gli obiettivi, l’Arpa Lazio dovrebbe avere personale adeguato: oggi sono solo 500 contro i 1.300 dipendenti della Lombardia».
Parole condivise da Gian Paolo Manzella, assessore regionale allo Sviluppo economico: «Siamo già intervenuti sulla necessità di semplificare e accelerare queste procedure e continueremo a lavorare in questa direzione».
Per il rilascio dei permessi non bisogna attendere più di 150 giorni Filippo Tortoriello
La ricetta Gli imprenditori propongono di centralizzare tutte le pratiche in un l’ufficio