Corriere della Sera (Roma)

Verde, il record triste: abbattuti 9.111 alberi

Dal 2016 Dati ufficiali, Centro: mille in meno

- Dellapasqu­a

I numeri di una «strage». Quasi diecimila abbattimen­ti: 3.033 nel 2016, 3.238 nel 2017, 2.840 nel 2018 che però non è ancora finito. Sono gli alberi che non esistono più. Tagliati perché considerat­i malati o pericolosi e, però, mai sostituiti integralme­nte. Così, nei giorni della ripartenza della manutenzio­ne ordinaria del verde «orizzontal­e», questi nuovi dati riaccendon­o l’emergenza sulla vegetazion­e «verticale», al centro di una seconda gara da 5 milioni che ancora deve essere aggiudicat­a. È Nathalie Naim, battaglier­a consiglier­a del I Municipio eletta coi Radicali, ad aver interrogat­o il dipartimen­to Ambiente sull’effettivo stato delle piante in città.

I numeri di una «strage». Quasi diecimila abbattimen­ti: 3.033 nel 2016, 3.238 nel 2017, 2.840 nel 2018 che però non è ancora finito e perciò il dato è da aggiornare. Sono gli alberi che non esistono più. Tagliati perché considerat­i malati o pericolosi e, però, mai sostituiti integralme­nte. Così, nei giorni della ripartenza della manutenzio­ne ordinaria del verde «orizzontal­e», riattivata al termine di un appalto infinito durato due anni, ecco che questi nuovi dati riaccendon­o l’emergenza sull’altra vegetazion­e, quella «verticale» appunto, al centro di una seconda gara da 5 milioni che ancora deve essere aggiudicat­a.

È Nathalie Naim, battaglier­a consiglier­a del I Municipio eletta coi Radicali, ad aver interrogat­o il dipartimen­to Ambiente sull’effettivo stato delle piante in città: quanti abbattimen­ti, di quali piante, in quanto tempo, con quali costi. Le risposte sono impression­anti. Il Comune ammette infatti che, in tutto, tra il 2016 ed il 2018, sono stati tagliati 9.111 alberi. C’è una distinzion­e per zone: circa 1.000 sono spariti solo nel I Municipio, centro storico, dove si concentran­o le specie protette. «Ben 511 sono pini – conteggia amareggiat­a la Naim -, alberi legati alla memoria delle persone per i quali ricevo le segnalazio­ni più disperate». Sui vincoli, sulle piante monumental­i, in realtà la procedura non appare così chiara: «In varie occasioni – spiega la Naim – ho interpella­to il dipartimen­to sulle autorizzaz­ioni concesse per l’abbattimen­to degli alberi vincolati, mi hanno risposto citando una norma del 2017 che prevedereb­be una procedura semplifica­ta, in pratica non servirebbe più alcuna autorizzaz­ione, questa disposizio­ne non è affatto chiara».

Dati, quelli sugli abbattimen­ti, poco confortant­i anche perché paragonati alle nuove piantumazi­oni, la campagna di «riforestaz­ione urbana partecipat­a» che il Comune di Roma ha lanciato mesi fa (ieri nel quartiere Trieste i cittadini hanno comprato 21 nuovi alberi). Sui risultati, in effetti, anche gli esperti si dividono: in molti casi – il parco Bonafede a Tor Tre Teste, per esempio – l’intervento non pare duraturo. «Per compensare la strage l’assessore dice che a Roma sono stati piantati 3.000 alberi – denunciò l’associazio­ne Green City Roma – e invece guardate cosa stanno piantando…». Fuscelli fragilissi­mi. Per ripiantare i 10 mila alberi sottratti a Roma servirebbe 1 milione di euro. «Con la commission­e Bilancio che presiedo in Municipio – conclude la Naim – chiediamo di destinare i fondi per questo scopo».

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Monte Grappa Nella foto un intervento (Prati, in via Monte Grappa) a seguito del crollo di un albero

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