Acrobati e funamboli da Cuba fino alla Luna
Cinquant’anni di acrobazie e di colori, di coreografie e di folklore, di piramidi umane e contorsionismo. Rigorosamente senza animali. Cinquant’anni di Circuba, il circo nazionale dell’isola, da venerdì sulla Cristoforo Colombo, all’angolo con via Oceano Pacifico (festivi triplo spettacolo, alle 16, 18.30 e 21, info: 331.5037118, 331.3194441, circuba.it e ticketone.it). Nel 1968, Fidel Castro nazionalizzò le esibizioni circensi, inaugurando il primo spettacolo itinerante con artisti formatisi nelle varie palestre, successivamente divenute scuole. Evoluzioni che avvenivano — avvengono — al ritmo del son, del mambo, della salsa danza nazionale del Paese.
Per l’edizione del mezzo secolo, sono stati selezionati una cinquantina di artisti della più famosa scuola, de L’Avana. Gli artisti si esibiranno per quadri, legati dagli interventi di due comici. Proporranno numeri che risentono dell’influenza sovietica, ma sono permeati dalla cultura afro-cubana, spagnola e latina. Mai come in questo caso in maniera fantasiosa e inaspettata, la Storia ha un peso nell’esecuzione tecnica e nell’ispirazione.
Succede nel numero dei trapezisti, che non usano la classica altalena, ma grandi elastici, fino a trasformarsi in proiettili umani. Dai pattinatori acrobatici che useranno una pista di soli tre metri di diametro, agli atleti in evoluzioni anti gravità su una piccola sbarra di legno; dalle contorsioniste appese a un cerchio aereo o per i capelli, ai verticalisti pronti a formare sculture umane, al salto della corda, ancora oggi praticato dai bimbi cubani. Serata speciale a Capodanno: lo spettacolo sarà seguito da balli latino americani con orchestra dal vivo e dj.
È un ritorno anche per il Circo Bianco, sabato 8 e domenica 9 all’Atlantico Live con lo spettacolo Alla luna (alle 16 e alle 19, via dell’Oceano Atlantico 271 D, info: 347.3336338, circobianco.com o iticket.it) dove la coreografia ha un’importanza pari all’abilità tecnica. Con la supervisione creativa di Francesca Ghini e Paolo D’Isanto, lo spettacolo verte attorno a una trama da cui si dipanano diverse scene, che cambiano lievemente a ogni show. Clown, attori, mangiafuoco mettono in scena una fiaba, fra coreografie corali e quadri viventi, disegno luci potente ed effetti scenici che guardano alle nuove tendenze del circo contemporaneo. Su un lago ad ammirare la Luna, e un attimo dopo fra le fiamme dell’Inferno. Ambientazioni surreali, anche qui senza l’uso di animali. E cercando di interagire con il pubblico.
Sulla pista Venerdì debuttano gli artisti de L’Avana, sabato gli italiani