«Abissi tascabili», il disco a fumetti di Daniele Celona
Il cantautore torinese si esibisce al Lanificio Brani affiancati dalle tavole di Progetto Stigma
Musica e fumetto. Chitarre, desideri nascosti, anime tormentate. Storie ai confini della realtà che intrecciano fantascienza, mitologia e favola. Pura creatività intermediale per dare voce agli abissi che si nascondo appena sotto la superficie della quotidianità.
C’è una carrellata di antieroi al centro dei brani di Daniele Celona. Dieci canzoni che sconfinano in altrettante tavole firmate dal collettivo di illustratori Progetto Stigma. Stasera il cantautore torinese sarà in concerto al Lanificio per presentare dal vivo il suo nuovo disco a fumetti dal titolo Abissi tascabili.
Un appuntamento che è stato organizzato in collaborazione con il club del Pigneto ’Na Cosetta (ore 22.30, via di Pietralata 159, tel. 06.41780081). «Tutto è partito essenzialmente dal voler fare una copertina illustrata — ha raccontato Celona — una cover pensata un po’ per differenziarci dagli altri due dischi. Poi in una riunione insieme a The Goodness Factory è saltata fuori questa idea del fumetto».
Fondata a Torino nel 2014, The Goodness Factory si occupa di promuovere attività artistiche. In particolare quelle emergenti. «All’epoca sembrava una sorta di provocazione — ha aggiunto Celona — invece siamo riusciti a creare le condizioni per poter realizzare un vero cross tra i due mondi. E a soddisfare anche la mia parte più fanciullesca che ha fatto da terreno fertile per il progetto».
Non è certo la prima volta che i cantautori guardano al fumetto per dare una veste originale alle copertine dei loro dischi. Ma nell’ultimo lavoro Celona è andato oltre. Perché è entrata in gioco la sua passione per i manga. «C’è il lato meramente nerd del mio amore per il mondo nipponico — ha raccontato Celona — io sono di quelli che si leggono i manga da destra a sinistra».
Il disco è stato anticipato dal brano Shinigami (il nome del dio della morte giapponese), registrato insieme a Pierpaolo Capovilla. A lanciarlo un cortometraggio del regista Bruno «Mezzacapa» D’Elia che trasporta dritti nella guerra interiore di un giovane uomo. Moderno antieroe — perso in una Torino onirica e tridimensionale — protagonista di un video in bilico tra film d’animazione e videogioco. Oltre a Capovilla del Teatro degli Orrori, nel disco spiccano anche i featuring di Paolo Benvegnù e gli ottanta elementi del Sunshine Gospel Choir di Torino guidati da Alex Negro. «L’album racconta storie di esseri umani sul punto di perdersi — ha spiegato Celona — perché questo nostro tempo rema contro l’immaginazione».