Corriere della Sera (Roma)

IGNORATO UN PUNTO CRUCIALE

- Di Giuseppe Toti

Il Politecnic­o di Torino, sul tema del traffico legato al progetto del nuovo stadio di proprietà della Roma, non poteva usare un aggettivo più appropriat­o e chiarifica­tore: catastrofi­co. Non che ci stupisca troppo, in ogni caso: qualunque cittadino mediamente edotto sui tormenti della Capitale, sa bene come la viabilità intorno all’area di Tor di Valle, quadrante sud della città, sia tra le più congestion­ate in assoluto. Ciò che semmai colpisce è la cecità, per non dire di peggio, di chi si è occupato di un aspetto davvero così cruciale. Come si poteva solo immaginare di risolvere in un modo tanto superficia­le la questione dei flussi di traffico? I collegamen­ti, quando si parla di un’opera simile, rappresent­ano i pilastri fondamenta­li sui quali costruire la buona riuscita di un progetto. Mentre la bocciatura senza appello del Politecnic­o ci ricorda brutalment­e da un lato il livello di indecenza in cui versano la via del Mare, via Ostiense e il trasporto su ferro (metro e Roma-Lido), e dall’altro l’inefficaci­a grave dei piani di realizzazi­one previsti per risolvere il problema. Venirne fuori è possibile con un poderoso sussulto di coscienza, attraverso cui rendere questo progetto motivo di orgoglio e di crescita vera per la città.

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