IGNORATO UN PUNTO CRUCIALE
Il Politecnico di Torino, sul tema del traffico legato al progetto del nuovo stadio di proprietà della Roma, non poteva usare un aggettivo più appropriato e chiarificatore: catastrofico. Non che ci stupisca troppo, in ogni caso: qualunque cittadino mediamente edotto sui tormenti della Capitale, sa bene come la viabilità intorno all’area di Tor di Valle, quadrante sud della città, sia tra le più congestionate in assoluto. Ciò che semmai colpisce è la cecità, per non dire di peggio, di chi si è occupato di un aspetto davvero così cruciale. Come si poteva solo immaginare di risolvere in un modo tanto superficiale la questione dei flussi di traffico? I collegamenti, quando si parla di un’opera simile, rappresentano i pilastri fondamentali sui quali costruire la buona riuscita di un progetto. Mentre la bocciatura senza appello del Politecnico ci ricorda brutalmente da un lato il livello di indecenza in cui versano la via del Mare, via Ostiense e il trasporto su ferro (metro e Roma-Lido), e dall’altro l’inefficacia grave dei piani di realizzazione previsti per risolvere il problema. Venirne fuori è possibile con un poderoso sussulto di coscienza, attraverso cui rendere questo progetto motivo di orgoglio e di crescita vera per la città.