Chi ha buttato quel divano? Forse forse noi?
In principio fu il complotto dei frigoriferi: il Comune M5S accusò più o meno velatamente il Pd di distribuire sui marciapiedi gli elettrodomestici per appesantire la già critica situazione rifiuti. Peccato che il servizio ritiro ingombranti fosse fermo e che nessuno tra gli amministratori ne fosse al corrente. Spassoso, sì. Ma il problema degli elettrodomestici non è risolto: anche se adesso il servizio di ritiro (a casa!) dell’Ama funziona, anche se adesso, in ogni zona, ci sono i centri di raccolta. Zero burocrazia: si arriva, si lascia il divano usato e si va via, senza neanche riempire un modulo. Oltre al problema più grave - la deficitaria raccolta rifiuti da parte di Ama - un altro risiede nel comportamento di noi romani. Non è un complotto, è un modo di pensare: consideriamo di nessuno ciò che è di tutti. Ed è così che la «nostra» città diventa una pattumiera.