«Io, paladino della giustizia»
Carlo Buccirosso debutta alla Sala Umberto con «Colpo di scena» E affonda la sua ironia nel dramma della violenza contro le donne
«Se a Roma va bene significa che lo spettacolo funziona davvero. Mentre nella mia Napoli, ad esempio, il consenso si confonde nell’affetto di una platea familiare, qui invece il pubblico non regala applausi e non si accontenta di ridere. Per questo considero le repliche nella Capitale una sorta di verifica definitiva dei miei testi teatrali».
Con questo spirito Carlo Buccirosso arriva domani alla Sala Umberto per il debutto romano della sua ultima commedia, Colpo di scena, in cartellone fino al 3 febbraio con un cast di nove attori (Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo e Matteo Tugnoli).
«Sul palco siamo in tanti ma tutti necessari — assicura Buccirosso, autore, regista e interprete dello spettacolo — e se è vero che c’è un protagonista principale, il vicequestore Armando Piscitelli, allo stesso tempo posso dire che non ci sono personaggi minori. Anche il ruolo più piccolo ha un peso specifico insostituibile in questo spettacolo corale, che vuole divertire, emozionare e far riflettere, toccando anche temi dolorosi come la violenza di genere, in maniera pungente ma pur sempre comica».
Un’ironia agrodolce dal taglio sociale, che prende vita in un piccolo commissariato. «Ci sono Piscitelli, integerrimo
paladino della giustizia, l’ispettore, gli agenti, la sovrintendente — racconta Buccirosso — e il via vai del commissariato, che somiglia al microcosmo in cui si riversa e riflette la società, con gioie e dolori della nostra epoca».
Ancora una volta dunque, dopo le peripezie amorose di Finché morte non vi separi e la questione dell’omosessualità ne Il pomo della discordia, l’attore napoletano torna a condensare le tensioni umane nelle trame della provincia italiana, affondando stavolta la sua ironia nel dramma della violenza contro