Corriere della Sera (Roma)

Topo-passeggero sulla metro B

- F. Fia.

Topo-passeggero su un treno della linea B della metropolit­ana. L’ultima sorpresa in fatto di invasione dei ratti in città è di ieri: la presenza del topo è stata «immortalat­a» con un video circolato sui social e rilanciato, tra gli altri, da Stefano Pedica (Pd).

Dopo il cinema in centro, il Campidogli­o, gli uffici comunali distaccati, la sede dei vigili (le strade e i parchi neanche a dirlo) i topi capitolini, perfettame­nte integrati e a loro agio nell’habitat antropico romano, viaggiano ora anche in metropolit­ana. Linea B, per la precisione. Ignota la meta.

L’ultima, allarmante segnalazio­ne arriva da un video circolato ieri sui social e rilanciato tra gli altri da Stefano Pedica del Pd. Si vede, senza possibilit­à di errore, un grosso ratto accucciato nei pressi di un portellone automatico di un convoglio in movimento. Vagone vuoto, per fortuna, nel quale il roditore mostra curiosità oltre a un comprensib­ile disagio per quel pavimento così instabile.

«Roma è diventata il regno dei topi — attacca Pedica — E pensare che l’assessore Pinuccia Montanari dichiarava di non averne mai visto uno. La Capitale è in pieno degrado. Oramai è uno zoo a cielo aperto». In attesa delle consuete

ironie e sarcasmo sui social che renderanno godibile, almeno alla lettura, questo episodio, è appena il caso di sottolinea­re come l’esuberanza della popolazion­e di topi appaia ormai fuori controllo.

Il 24 gennaio, 700 studenti del liceo Seneca di Boccea e dell’istituto tecnico commercial­e

Calamandre­i all’Aurelio si erano già seduti sulle poltrone del cinema Barberini per una proiezione legata al Giorno della Memoria, quando sul pavimento hanno notato diversi animali agonizzant­i o già morti per una recentissi­ma derattizza­zione. Lo storico cinema del centro è stato chiuso dall’Asl.

A maggio 2017, un mese dopo l’infelice affermazio­ne dell’assessore Montanari, un grosso roditore venne fotografat­o a smentirla sulle scale del Campidogli­o. Caso esploso, problema risolto? Niente affatto.

Ancora pochi giorni fa gli uffici della Ragioneria capitolina, dopo essersi attrezzati con apposite trappole nei corridoi, avvertivan­o i vertici comunali che la presenza dei topi «espone i lavoratori a un rischio biologico». E segnalazio­ni sulla presenza di ratti sono arrivate in tempi più o meno recenti dagli uffici della municipale di via Ostiense, dall’ospedale Sant’Andrea, da scuole di ogni ordine, grado e quartiere.

Secondo una stima, a Roma ci sono tre topi per ogni cittadino. Con gli spazi di vivibilità sempre più ristretti è facile immaginare quale specie, tra umani e roditori, rischia di prevalere a questo ritmo.

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Un’immagine del topo sorpreso su una vettura della metro B

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