Metti un Martini prima di cena con Cortese e Gattai
La pizza di Capannelle arriva fino a Sanremo
Angelo Pezzella con accanto Diletta Leotta
Da Capannelle a Sanremo la pizza di Angelo Pezzella sta conquistando le star del Festival. Il pizzaiolo fuoriclasse - campione mondiale di pizza napoletana nel 2015, entrato nel gotha dei più amati di Roma con l’apertura della sua «Pizzeria con cucina» un anno e mezzo fa in via Appia Nuova - è infatti tra gli chef protagonisti nelle cucine di «Casa Sanremo» al Palafiori, il quartier generale che accoglie cantanti in gara, ospiti e addetti ai lavori presenti alla kermesse musicale.
Da Pippo Baudo a Francesco Facchinetti, da Arisa a Francesco Renga, da Vladimir Luxuria (a cui ha servito una pizza a forma di cuore) fino alle regine dei social Anna Tatangelo e Diletta Leotta. Tutti matti per la cucina di Pezzella, che nella trasferta sanremese ha voluto rendere omaggio alla Capitale sfornando la pizza «Roma capoccia», condita con ricotta dura di Montella, pomodorini gialli e rossi del Piennolo e provola di Agerola, in onore di Antonello Venditti. E tra i fan del pizzaiolo non potevano mancare due veri e propri eroi del pop partenopeo come Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio, che in un messaggio lanciato sui social ha detto ai suoi follower: «Noi napoletani stiamo dappertutto, godetevi la pizza!».
Fabio Cortese lo prepara assolutamente mescolato e con un «twist« di limone al posto dell’oliva, sullo sfondo di indirizzi sempre diversi dove, sulla scia del passaparola si materializza ogni volta la comunità trasversale dei fanatici del Martini, «agitato» (come direbbe James Bond) da una buona dose di socialità. Il passaparola ha funzionato ancora ieri sera dalle parti di piazza di Spagna, il tam tam sui social riunisce i partecipanti al rito del cocktail pre-dinner, per la quarta volta nel bistrot di via Bocca di Leone, un giardino d’inverno «coltivato» per diventare regno del biologico, dal cibo al vino. È qui che Cortese («C’è un Martini per ogni stato d’animo: malinconia, euforia, tristezza, allegria»), barman per passione, insieme con Benedetta Lignani Marchesani e il dj Uberto Gattai che suona ritmi gitani e balcanici (un trio ben collaudato), mette d’accordo un parterre multigenerazionale e variegato rimasto fedele alla formula itinerante (nata nel 2012 a Prati, nel 2014 tocca il culmine in vicolo dell’Orso), che include collezionisti come Giampiero Ruzzetti e Federica Pecci Ruggieri, Giovanni Giuliani, scrittori come Giuseppe Scaraffia e Andrea di Robilant, artisti e designer come Maria Federica Bachiddu (il suo nome è legato alle desideratissime cappe d’autore), l’habitué Guelfo di Carpegna e la new entry dello storico dell’arte Claudio Strinati con la moglie Anna curiosi di scoprire il nuovo ritrovo del Martini d’autore. Maria Federica Bachiddu e Guelfo di Carpegna (foto Panegrossi/LaPresse)