Corriere della Sera (Roma)

Metti un Martini prima di cena con Cortese e Gattai

La pizza di Capannelle arriva fino a Sanremo

- Natalia Distefano Roberta Petronio

Angelo Pezzella con accanto Diletta Leotta

Da Capannelle a Sanremo la pizza di Angelo Pezzella sta conquistan­do le star del Festival. Il pizzaiolo fuoriclass­e - campione mondiale di pizza napoletana nel 2015, entrato nel gotha dei più amati di Roma con l’apertura della sua «Pizzeria con cucina» un anno e mezzo fa in via Appia Nuova - è infatti tra gli chef protagonis­ti nelle cucine di «Casa Sanremo» al Palafiori, il quartier generale che accoglie cantanti in gara, ospiti e addetti ai lavori presenti alla kermesse musicale.

Da Pippo Baudo a Francesco Facchinett­i, da Arisa a Francesco Renga, da Vladimir Luxuria (a cui ha servito una pizza a forma di cuore) fino alle regine dei social Anna Tatangelo e Diletta Leotta. Tutti matti per la cucina di Pezzella, che nella trasferta sanremese ha voluto rendere omaggio alla Capitale sfornando la pizza «Roma capoccia», condita con ricotta dura di Montella, pomodorini gialli e rossi del Piennolo e provola di Agerola, in onore di Antonello Venditti. E tra i fan del pizzaiolo non potevano mancare due veri e propri eroi del pop partenopeo come Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio, che in un messaggio lanciato sui social ha detto ai suoi follower: «Noi napoletani stiamo dappertutt­o, godetevi la pizza!».

Fabio Cortese lo prepara assolutame­nte mescolato e con un «twist« di limone al posto dell’oliva, sullo sfondo di indirizzi sempre diversi dove, sulla scia del passaparol­a si materializ­za ogni volta la comunità trasversal­e dei fanatici del Martini, «agitato» (come direbbe James Bond) da una buona dose di socialità. Il passaparol­a ha funzionato ancora ieri sera dalle parti di piazza di Spagna, il tam tam sui social riunisce i partecipan­ti al rito del cocktail pre-dinner, per la quarta volta nel bistrot di via Bocca di Leone, un giardino d’inverno «coltivato» per diventare regno del biologico, dal cibo al vino. È qui che Cortese («C’è un Martini per ogni stato d’animo: malinconia, euforia, tristezza, allegria»), barman per passione, insieme con Benedetta Lignani Marchesani e il dj Uberto Gattai che suona ritmi gitani e balcanici (un trio ben collaudato), mette d’accordo un parterre multigener­azionale e variegato rimasto fedele alla formula itinerante (nata nel 2012 a Prati, nel 2014 tocca il culmine in vicolo dell’Orso), che include collezioni­sti come Giampiero Ruzzetti e Federica Pecci Ruggieri, Giovanni Giuliani, scrittori come Giuseppe Scaraffia e Andrea di Robilant, artisti e designer come Maria Federica Bachiddu (il suo nome è legato alle desiderati­ssime cappe d’autore), l’habitué Guelfo di Carpegna e la new entry dello storico dell’arte Claudio Strinati con la moglie Anna curiosi di scoprire il nuovo ritrovo del Martini d’autore. Maria Federica Bachiddu e Guelfo di Carpegna (foto Panegrossi/LaPresse)

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Ospiti
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Pizzaiolo
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 ??  ?? Non solo giornalist­a Fabio Cortese (foto Panegrossi/LaPresse)
Non solo giornalist­a Fabio Cortese (foto Panegrossi/LaPresse)

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