Corriere della Sera (Roma)

Nuova protesta: ora «Roma dice basta ai rifiuti»

Le sei organizzat­rici del presidio in Campidogli­o invitano la cittadinan­za a un incontro al Palladium «Contestare non basta, vogliamo informare i cittadini, sull’immondizia non c’è alcuna chiarezza»

- Di Lilli Garrone

«Quanto accaduto è grave, perché si lascia la città senza una guida politica su un tema così cruciale come quello dei rifiuti». A parlare è Emma Amiconi, ieri mattina al Teatro Brancaccin­o, durante la riunione organizzat­iva di «#romadiceba­starifiuti», un’ assemblea cittadina sul tema in programma per il 20 febbraio al Teatro Palladium. A organizzar­la le sei donne che hanno già sfidato Virginia Raggi il 27 ottobre del 2018 con la manifestaz­ione sul piazzale del Campidogli­o e che con questa assemblea intendono adesso affrontare il principale problema della città. «È drammatico», prosegue Emma Amiconi a nome di tutte, da Francesca Barzini a Tatiana Campioni, da Valeria Grilli a Martina Cardelli a Roberta Bernabei, «che il Comune, socio unico di Ama, non approvi il bilancio».

Infatti, aggiunge ancora Emma Amiconi, «significa che per i cittadini si creeranno nuove confusioni, ci sarà un probabile rallentame­nto dei servizi e mancanza di chiarezza sulla gestione del presente e del futuro».

All’assemblea che si terrà al Palladium avevano già promesso di partecipar­e sia l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari, sia il presidente di Ama Lorenzo Bagnacani: ma Montanari si è dimessa, mentre la presenza del manager dipenderà da ciò che accadrà nei prossimi giorni. È certa la partecipaz­ione dell’assessore regionale, sempre all’Ambiente, Massimilia­no Valeriani. La sindaca Virginia Raggi, invece, non ha ancora detto ufficialme­nte il suo «sì».

Un incontro aperto a tutta la città che «vuole essere proprio un momento di informazio­ne chiara e completa sull’intero ciclo della gestione dei rifiuti - proseguono le sei organizzat­rici -. Da quali sono le regole che i cittadini devono rispettare fino alla questione della trasformaz­ione dell’immondizia. Noi pensiaspon­sabilità mo che manchi chiarezza, anche a livello informativ­o: esiste perfino il pericolo che alcune reazioni siano dovute a informazio­ni parziali o volutament­e errate. Vengono poi ingigantit­i alcuni problemi che tali non sono: ad esempio per costruire un nuovo impianto di lavorazion­e ci vogliono due anni e non sette. E non è detto che siano così dannosi. L’unica cosa certa è che è dannosa la situazione attuale, sia economicam­ente sia per la salute».

All’incontro i cittadini porteranno le loro esperienze e le loro iniziative: dal gruppo «Prati in azione», che si sta preparando a promuovere una class action; ai tanti singoli o comitati che hanno già fatto partire nei confronti del Comune esposti e denunce «per mancato esercizio delle proprie funzioni»; agli organizzat­ori delle varie proteste.

«Oggi c’è un alto livello di consapevol­ezza fra le persone - aggiunge Emma Amiconi ma a volte c’è anche una mancanza grave della conoscenza di quello che è l’interesse generale: non si può più dire “non nel mio giardino”. E poi è arrivato il momento che la politica si prenda le sue re-

Raggi

La data è il 20 febbraio. In forse la partecipaz­ione della sindaca

❞ L’unica certezza è che la situazione attuale è dannosa, sia economicam­ente, sia per la salute dei cittadini

Emma Amiconi e le eserciti fino in fondo».

Vi saranno il 20 febbraio al Palladium tecnici, ingegneri, esperti e perfino una psicanalis­ta come Simona Argentieri e una sociologa come Gabriella Turnaturi: «È chiaro che bisogna cambiare - conclude Tatiana Campioni -. Da tempo stiamo lavorando sul tema, quello che è successo dimostra che è cruciale. Oltre a protestare questa iniziativa è per informare: l’assemblea capitolina di gennaio è stata molto deludente».

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Nelle foto qui accanto, a sinistra via Gaspare Spontini (SalarioPar­ioli) e a destra via Zenodossio (Prati). Le foto raccontano di una situazione diffusa in tutta la città: dalla periferia al centro, ovunque o quasi ci sono stati problemi con la raccolta dei rifiuti (dalla carta all’organico)
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