Corriere della Sera (Roma)

Mamme e lavoratric­i, tutti i problemi di una città non a misura di bambino

- M.R.S.

Lavorano perché devono, sono laureate, hanno meno di 40 anni, hanno due figli, ma per fortuna anche mariti che le aiutano. È questo l’identikit delle mamme romane che emerge dal sondaggio online «Essere mamme a Roma», promosso dalle Associazio­ni Famigliari del Lazio e presentato ieri all’Istituto del Sacro Cuore di via Marsala in occasione dell’VIII Congresso del Forum, che ha visto anche l’elezione della nuova presidente Alessandra Balsamo. Al convegno hanno partecipat­o, tra gli altri, monsignor Gianrico Ruzza, segretario generale del Vicariato di Roma, Valentina Grippo, consiglier­a della Regione Lazio e Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio.

Al questionar­io hanno risposto oltre 1.000 mamme (1.015), la maggior parte lavoratric­i (88,3%), con un lavoro dipendente a tempo indetermin­ato (56,7%), che dichiarano di dover lavorare per esigenze economiche (51,6%). Oltre metà di loro (51,8%) ha avuto problemi sul lavoro a causa dei figli: per permessi, malattie, visite mediche o riunioni a scuola. Molto alta la percentual­e di chi lamenta la mancanza di strumenti per la conciliazi­one famiglia-lavoro (come flessibili­tà, benefit, asilo aziendale, servizi) all’interno dei posti di lavoro (82,1%).

Le mamme della Capitale, sono costrette a trascorrer­e 2 ore al giorno in macchina con i figli (40,5%) e una per andare al lavoro (34,3%), però possono godere di papà collaborat­ivi (71,2%) che condividon­o la responsabi­lità per visite mediche, colloqui con gli insegnanti, accompagna­mento dei figli nelle attività sportive, ma anche spesa e pulizie. I nonni restano un baluardo della vita familiare: il 48% delle intervista­te può contare su di loro quando è assente. Altra nota positiva, la collaboraz­ione con gli insegnanti nell’educazione dei figli (per il 68,55%).

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