Massimo, il prof condannato a 3 anni e 4 mesi
L’accusa: atti sessuali con minore. La vittima era una sua alunna
Quindici minuti per la lettura del dispositivo. È il tempo impiegato dal gip Nicolò Marino per pronunciare la sentenza con cui ha condannato a tre anni e quattro mesi Massimo De Angelis, l’(ex) professore dell’istituto Massimiliano Massimo, colpevole di aver intrecciato una relazione sessuale con una studentessa di quindici anni.
Quindici minuti per la lettura del dispositivo. È il tempo impiegato dal gip Nicolò Marino per pronunciare, al termine del rito abbreviato, la sentenza con cui ha condannato a tre anni e quattro mesi Massimo De Angelis, l’(ex) professore di lettere e teatro dell’istituto Massimiliano Massimo colpevole di aver intrecciato per mesi una relazione sessuale con una studentessa di 15 anni.
I fatti risalgono all’anno scolastico 2017-2018. A scoprire il legame sono i genitori leggendo i messaggi dell’imputato sul cellulare della figlia su consiglio dei docenti della scuola, preoccupati dal comportamento anomalo della loro alunna. Dopo la denuncia, De Angelis viene arrestato con l’accusa di atti sessuali con minore a gennaio dello scorso anno.
Il professore, difeso dall’avvocato Fabio Lattanzi, nel corso della scorsa udienza ha chiesto scusa per il suo comportamento. La studentessa ha continuato a frequentare l’istituto scolastico, superando con brillantezza le difficoltà causate dagli abusi subiti dal professore.
La vicenda, complessa, ha imposto al gip una decisione articolata. Infatti, oltre alla pena principale (con uno sconto di due mesi rispetto alle richieste del pm Stefano Pizza), il gip ha anche comunicato le pene accessorie che l’ex docente dovrà rispettare d’ora in avanti. In particolare, dal giorno in cui avrà terminato di scontare la condanna principale, per un anno non potrà tornare a insegnare ad alunni minorenni. E non potrà nemmeno avvicinarsi a luoghi dove siano presenti ragazzi e ragazze che non abbiano compiuto la maggiore età. In teoria, una volta espiata la pena e terminata la fase delle misure di sicurezza, cioè dei divieti, De Angelis, che oggi ha 54 anni, potrebbe riprendere l’attività didattica anche con studenti che non abbiano ancora raggiunto i 18 anni.
Un possibile esito in linea con il principio del recupero sociale del condannato. L’ultima parola spetterà in ogni modo ai giudici dell’esecuzione. Loro avranno il compito di valutare il percorso di recupero. Che potrebbe concludersi anche con l’obbligo per il professore di nuovi controlli finalizzati a verificare, volta per volta, le sue condizioni.
Ancora: il gip non ha confi-
gurato la minore entità del fatto, come invece chiesto dai difensori. Tuttavia ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche. Infine il giudice ha anche dato lettura delle motivazioni, scritte contestualmente alla decisione, dove - in sintesi - è stato sottolineato come De Angelis abbia abusato del suo ruolo, tradendo la fiducia dei genitori che gli hanno affidato la figlia per mesi fiduciosi delle serietà del suo ruolo d’insegnante. «L’aspetto più importante è la reazione della ragazza, che ha ripreso il suo ritmo di vita», ha detto l’avvocato Cinzia Passero, difensore di parte civile.
Pena accessoria Inoltre De Angelis, per un anno, non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati da minori
Il gip L’imputato ha abusato del suo ruolo, tradendo la fiducia dei genitori