Verde e Rifiuti, l’assessorato ora raddoppia
Deleghe spacchettate, i nomi in corsa. Tante adesioni a «Roma dice basta». E in Comune arriva Sanino (Regione)
Ambiente spacchettato, caccia al nuovo assessore nel bacino M5S e, nel frattempo, dossier alla dirigente Laura D’Aprile, di fatto assessora ombra senza un destino in giunta. Dopo l’addio di Montanari, Raggi punta a spacchettare la delega al verde da quella dei rifiuti.
Due deleghe distinte — attualmente riassunte da Raggi con l’interim — da coprire passando il setaccio della galassia grillina, sia attivisti sia consiglieri o assessori municipali. Con l’obiettivo di trovare i nomi giusti per coprire incarichi così sensibili e politicamente rilevanti per la Capitale. In questo senso vanno registrate le candidature di Katia Ziantoni, titolare dell’Ambiente del municipio VI e ultrà M5S nella lotta all’ecodistretto di Rocca Cencia, e Domenico “Mimmo” D’Orazio, assessore del Municipio III fino a quando è rimasta in piedi la giunta M5S. «Nomi che arrivano dai territori», dice un consigliere comunale grillino per ribadire la posizione critica su Raggi presa ieri della presidente del municipio VII Monica Lozzi.
In ogni caso, in Comune si cerca di accelerare (ieri peraltro nominato anche il vice capo di gabinetto Paolo Sanino che prosei viene dalla Regione Lazio del governatore Nicola Zingaretti, ndr.) visto che, per la crisi in Ama e del rischio sciopero pendente, la tensione sui rifiuti è altissima. E l’appuntamento del 20 febbraio va a ribadirlo. Anche l’assessore regionale all’Ambiente Massimiliano Valeriani sarà alla prima assemblea cittadina sull’immondizia, «#romadicebastarifiuti», indetta dal gruppo «Tutti per Roma, Roma per tutti» ed organizzata dalle donne - Emma Aminconi, Francesca Barzini, Roberta Bernabei, Martina Cardelli, Tatiana Campioni, Valeria Grilli - che il 27 ottobre avevano già organizzato il sit in sul piazzale del Campidoglio contro Virginia Raggi.
Questa volta, invece, dopo averla incontrata di persona, l’hanno invitata a partecipare all’ assemblea nel teatro Palladium alla Garbatella: la sindaca non ha ancora fatto sapere se sarà presente. Sicuramente ci sarà un nutrito gruppo di esperti: dall’ex assessore all’Ambiente Paola Muraro, a Giovanni Hermanin, ambientalista ed ex presidente di Ama, ad Andrea Benedetto, direttore del dipartimento di Ingegneria di Roma Tre. Ci sarà l’ex presidente di Ama, Daniele Fortini; l’associazione Retake, sociologi, psicanalisti e sindacalisti. Tra i temi al centro dell’attenzione, quello delle conseguenze sulla nostra salute di questo proliferare di rifiuti in giro per la città: a parlarne Giovanni Capelli, ordinario di Igiene all’università di Cassino, anche con la sua relazione sul riprodursi in maniera esponenziale di topi e gabbiani. I dati li darà Tatiana Campioni: 4600 tonnellate di immondizia prodotte ogni giorno, differenziata ferma al 45 per cento; 740 milioni spesi da Ama in cinque anni per portare fuori Roma (e Italia) l’immondizia. «Il fatto è che ovunque i rifiuti sono ormai diventati una risorsa», spiega Francesca Barzini, «mentre a Roma sono invece un pericolo per la salute dei cittadini, sia per il proliferare di topi e gabbiani sia per gli effluvi della “monnezza”. Le tecnologie per trattarli ci sono: non si capisce perché non si riesce a prendere nessuna iniziativa: né da parte della Regione che del Comune. Non c’è la volontà politica di risolvere il problema».