A San Valentino solo oro L’amore è a suon di carati
Il colore di San Valentino? L’oro. L’iconico cuore rosso resiste, replicato nelle luminarie spuntate nella centralissima via Borgognona, ma i bagliori del metallo prezioso attraggono i cupidi romani. In via Gregoriana, il massimo del romanticismo sono le porcellane di Limoges dipinte su richiesta nel salotto dell’eclettica Manuela Narduzzi, bagnando il pennello nell’oro 24 carati per scrivere «Be mine», «Say yes», «One and only» (e altri languori). Cristina Bomba che va e viene (Giappone, India, Stati Uniti) dall’atelier di via dell’Oca, raffinatissimo come i suoi clienti tra cui Isabella Rossellini, per la ricorrenza ha fatto scorta Oltreoceano di sieri per il viso: tra rose di Damasco e perle, svetta il trattamento all’oro puro. Coccole «gold» (in coppia e non) anche nello Studio medico Acaia a San Giovanni, mentre Elif Sanlorenzo con il messaggio «Condividiamo amore» invita oggi da Artisanal Cornucopia, per i gioielli di Giulia Barela (indossati da Maneskin, Serena Rossi e Lia Levi): focus sulle Indian Leaves, foglie di bronzo bagnato in oro 24 carati per anelli, orecchini, bracciali. E nel frattempo a Monti il cioccolatino crudista «Tantra» di Grezzo addolcisce le coppie «in love» con cuore morbido, spezie stimolanti e una copertura in oro 18 carati. (Ro. Petr.)