Corriere della Sera (Roma)

«Achilli caffè» prende il posto di Settembrin­i

Il locale in Prati rilevato dai proprietar­i del bistrot al Parlamento: «Era l’amore di mio nonno»

- Garrone

«Questo bar era l’amore di mio nonno fin da quando si chiamava Giolitti. Siamo decisament­e contenti di essere qui», racconta Alessio Tagliaferr­i della famiglia Achilli (sua mamma), che con la sua compagna Paola Trevisani gestisce adesso l’ex bar Settembrin­i.

Cambiato il nome in «Achilli Caffè», rimodernat­o l’arredament­o, ridipinte le pareti anche con un tocco di colore diverso, un leggero blu, ha aperto due giorni fa. Dalla chiusura sono passati quattro mesi, lo stop doveva invece essere di poche settimane: «Sembrava un locale chiavi in mano - spiega Tagliaferr­i -. I tempi sono stati lunghi perché la precedente attività aveva fatto le cose molto “facili”. Noi invece abbiamo dovuto rimettere tutto a norma, rifare tutto daccapo, soprattutt­o nella parte inferiore. Insomma è stata lunga, ma ce l’abbiamo fatta».

I tavoli all’aperto devono ancora arrivare, ci saranno fra qualche settimana «non appena avremo i permessi», ma gli antichi avventori sono già tornati per la colazione del mattino (i cornetti sono farciti sul momento con vari tipi di marmellate e ci sono i croisssant alla francese) e per l’aperitivo, caratteris­tica del locale al Parlamento con le famose tartine, che i gourmand di Roma e in particolar­e di Prati sono già impazienti di assaggiare.

Degli antichi dipendenti qualcuno è rimasto e «altri hanno preferito tentare altre strade, ma in realtà non erano solo impiegati del bar bensì dei vari locali della precedente gestione», spiega il nuovo titolare. Che precisa: «Noi crediamo molto in questo progetto e adesso siamo qui».

Le indiscrezi­oni davano Tagliaferr­i interessat­o anche al contiguo ristorante, che ha chiuso dopo il bar-bistrot per il fallimento della società di gestione, sempre dell’antico Settembrin­i: «Il locale vicino potrebbe essere un progetto interessan­te - ammette -, ma in questo momento non abbiamo nessun tipo di accordo».

Famoso per essere il ritrovo dei profession­isti della zona e del mondo Rai, il bar Settembrin­i era stato sfrattato all’inizio di novembre dopo che per mesi non aveva pagato l’affitto alla proprietà, una società che fa capo al calciatore della Roma Daniele De Rossi: la salvezza, dopo la mediazione del I Municipio, è arrivata proprio da Achilli al Parlamento, che vanta anche una stella Michelin.

Sfratto

Il cambio di gestione dopo lo sfratto per morosità all’inizio di novembre

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