Corriere della Sera (Roma)

Avion Travel, concerto per «Privé»

- di Laura Martellini

«Oggilap arola è esautorata, scollata dal senso. L’ascolto e la conversazi­one, respinti sottoterra. Internet ha ancora di più ridotto la dialettica. La nostra intenzione è mantenere il filo che ci lega agli ascoltator­i, e fare delle canzoni poesia: siamo rimasti colpiti dalla morte di Nanni Balestrini (l’autore e scrittore scomparso lunedì, ndr). È sempre cosa bruttissim­a, quando si piange un poeta»: così Peppe Servillo leader degli Avion Travel commenta il suo ritorno domani alle 21.30 al Monk, club molto amato.

Ricorda: «È un posto che abbiamo tanto frequentat­o quando si chiamava La Palma, dove incontrare amici e colleghi: il modo di fare musica che amiamo. Lì abbiamo conosciuto gli Aires Tango. Vi proporremo l’ultimo disco Privé, che risente della complessit­à delle nostre vicende personali negli ultimi anni. Canzoni che scaldano e accolgono, altre che invece si muovono come fossero sospettose. Reinterpre­teremo anche brani del passato ai quali il pubblico è affezionat­o».

Due anni fa la scomparsa di Fausto Mesolella, chitarrist­a storico degli Avion Travel: «Ma lui nel disco c’è. Ha lavorato alla realizzazi­one. Un lavoro

più sobrio, Privé, sia nella scrittura sia nella composizio­ne, che innova il linguaggio restando però legato a una memoria forte, importante, con la quale continuiam­o a confrontar­ci. Non siamo quelli che indossano la giacca di chi fa la morale per assecondar­e i gusti del pubblico. Ogni nostro lavoro è frutto di un dibattito comune. Con alcuni ci conosciamo fin dall’adolescenz­a. Ci ritroviamo per ogni nuovo romanzo musicale, seguendo però anche ciascuno la propria strada, io con Solis String Quartet, Mario Tronco, qui produttore artistico e supervisor­e, oltre che arrangiato­re e musicista, con la sua Orchestra di Piazza Vittorio... Le esperienze personali al di fuori della formazione le consideria­mo una ricchezza. La novità è Duilio Galioto alle tastiere».

Precisa ancora Peppe: «C’è chi si riempie la bocca con quel termine, popolare. Per me sono parole e note pronte a raccontare la vita e la quoticon dianità senza rinunciare agli aspetti più complessi. Un esercizio mai solitario né distante, come sono le composizio­ni dei cantautori storici. Ritrovo la stessa autenticit­à in certe rime delle nuove generazion­i. Il rap all’inizio, quando s’intrecciav­a con il reggae, era quasi una prova linguistic­a, e i cantanti poeti a braccio».

L’anno passato la «piccola orchestra» è salita sul palco

❞ Le nostre sono parole e note pronte a raccontare la vita senza rinunciare agli aspetti più complessi

Enzo Avitabile al Festival di Sanremo, dove gli Avion Travel hanno vinto nel 2000: «Una grande vetrina popolare, che conserva il suo fascino. Quanto al mio amico straordina­rio, Enzo, vive l’espression­e artistica con una sensibilit­à quasi religiosa » . E adesso? «Continuiam­o a scrivere, ma per affrontare festosamen­te i concerti occorre liberarsi dall’incombere del pensiero».

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 ??  ?? Peppe Servillo e, alle sue spalle, Peppe D’Argenzio durante un concerto degli Avion Travel
Peppe Servillo e, alle sue spalle, Peppe D’Argenzio durante un concerto degli Avion Travel

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