Avion Travel, concerto per «Privé»
«Oggilap arola è esautorata, scollata dal senso. L’ascolto e la conversazione, respinti sottoterra. Internet ha ancora di più ridotto la dialettica. La nostra intenzione è mantenere il filo che ci lega agli ascoltatori, e fare delle canzoni poesia: siamo rimasti colpiti dalla morte di Nanni Balestrini (l’autore e scrittore scomparso lunedì, ndr). È sempre cosa bruttissima, quando si piange un poeta»: così Peppe Servillo leader degli Avion Travel commenta il suo ritorno domani alle 21.30 al Monk, club molto amato.
Ricorda: «È un posto che abbiamo tanto frequentato quando si chiamava La Palma, dove incontrare amici e colleghi: il modo di fare musica che amiamo. Lì abbiamo conosciuto gli Aires Tango. Vi proporremo l’ultimo disco Privé, che risente della complessità delle nostre vicende personali negli ultimi anni. Canzoni che scaldano e accolgono, altre che invece si muovono come fossero sospettose. Reinterpreteremo anche brani del passato ai quali il pubblico è affezionato».
Due anni fa la scomparsa di Fausto Mesolella, chitarrista storico degli Avion Travel: «Ma lui nel disco c’è. Ha lavorato alla realizzazione. Un lavoro
più sobrio, Privé, sia nella scrittura sia nella composizione, che innova il linguaggio restando però legato a una memoria forte, importante, con la quale continuiamo a confrontarci. Non siamo quelli che indossano la giacca di chi fa la morale per assecondare i gusti del pubblico. Ogni nostro lavoro è frutto di un dibattito comune. Con alcuni ci conosciamo fin dall’adolescenza. Ci ritroviamo per ogni nuovo romanzo musicale, seguendo però anche ciascuno la propria strada, io con Solis String Quartet, Mario Tronco, qui produttore artistico e supervisore, oltre che arrangiatore e musicista, con la sua Orchestra di Piazza Vittorio... Le esperienze personali al di fuori della formazione le consideriamo una ricchezza. La novità è Duilio Galioto alle tastiere».
Precisa ancora Peppe: «C’è chi si riempie la bocca con quel termine, popolare. Per me sono parole e note pronte a raccontare la vita e la quoticon dianità senza rinunciare agli aspetti più complessi. Un esercizio mai solitario né distante, come sono le composizioni dei cantautori storici. Ritrovo la stessa autenticità in certe rime delle nuove generazioni. Il rap all’inizio, quando s’intrecciava con il reggae, era quasi una prova linguistica, e i cantanti poeti a braccio».
L’anno passato la «piccola orchestra» è salita sul palco
❞ Le nostre sono parole e note pronte a raccontare la vita senza rinunciare agli aspetti più complessi
Enzo Avitabile al Festival di Sanremo, dove gli Avion Travel hanno vinto nel 2000: «Una grande vetrina popolare, che conserva il suo fascino. Quanto al mio amico straordinario, Enzo, vive l’espressione artistica con una sensibilità quasi religiosa » . E adesso? «Continuiamo a scrivere, ma per affrontare festosamente i concerti occorre liberarsi dall’incombere del pensiero».