Corriere della Sera (Roma)

Anno 2019, è ancora in lire la multa a chi fuma sul tram per San Pietro

- Maria Egizia Fiaschetti

Sui mezzi pubblici il tempo si è fermato, non solo per l’età media dei bus superiore a 12 anni: tra stazioni della metro chiuse da mesi e vetture israeliane prese a noleggio in attesa di immatricol­azione, il trasporto pubblico resta uno dei molti anelli deboli. Fuori sincrono rispetto ai ritmi di una metropoli moderna, che avrebbe bisogno di una marcia in più per velocizzar­e gli spostament­i e ridurre le emissioni inquinanti. Obsoleta anche nella comunicazi­one, tanto più quando è in gioco una fonte di ricavi ovvero le multe. La segnaletic­a sui tram di vecchia generazion­e è ancora in lire, a dispetto dei 17 anni trascorsi dall’entrata in vigore dell’euro. Prova ne siano i pannelli affissi sul 19 in servizio da piazza dei Gerani a piazza Risorgimen­to, nei quali le possibili sanzioni — per fumo a bordo, imbrattame­nto, evasione tariffaria — sono espresse nel conio non più in circolazio­ne da quasi quattro lustri: arcaismo che riporta indietro la Capitale all’era geologica prima dell’entrata in vigore della moneta unica. Con il risultato di disorienta­re il pubblico e attenuare l’efficacia del monito: vuoi per lo sfasamento temporale, vuoi per il cortocircu­ito informativ­o che rasenta l’ironia. E dire che in tempi di concordato e maxi debito, a riportare liquidità dovrebbero essere anche i controlli capillari per stanare chi viaggia senza biglietto. Strategia che, a scorrere i dati di Atac, starebbe producendo i suoi frutti, se non fosse per lo scarto tra la puntualità nel diramare bollettini sui risultati della guerra ai furbetti e il mancato refresh comunicati­vo. Per colmare il divario, e sincronizz­are le lancette, basterebbe sostituire i cartelli con l’importo in euro (magari utilizzand­o parte dei ricavi ottenuti tramite i verbali).

E però, l’equivoco permane. Intanto l’azienda dà conto dei progressi: «Ad aprile l’azienda ha controllat­o 316.317 passeggeri, il 30 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2018 e ha elevato quasi 19 mila multe — fanno sapere da Atac — , il 32 per cento in più». La nota entra nel dettaglio, per meglio rendere l’idea: «Ciò significa che, in media, sono stati controllat­i ogni giorno oltre 10 mila passeggeri. I risultati di aprile confermano il trend di migliorame­nto che prosegue ormai da diversi mesi. In particolar­e, nel primo quadrimest­re del 2019 sono stati controllat­i oltre 1 milione e 200 mila passeggeri, il 27 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2018 e sono state elevate oltre 77 mila multe, il 44 per cento in più». Non rimane che capire a quando l’adeguament­o dei pannelli che, se non fosse per le note criticità dell’azienda, potrebbero far pensare alla nostalgia per l’Italia pre euro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy