Inzaghi, intrigo nazionale Vertice a tre per il rinnovo
L’allenatore vorrebbe aspettare, Lotito e Tare sicuri che resterà
È diventata una sfida tattica, un po’ come una partita. C’è Inzaghi che improvvisamente, da allenatore discusso e sotto processo, è diventato un tecnico ambito ai massimi livelli. C’è la Lazio non completamente soddisfatta dei risultati ottenuti da Simone nella stagione, ma nello stesso tempo è entusiasta per la seconda coppa che ha portato in due anni (solo Eriksson nella storia biancoceleste ha vinto più trofei di lui), quindi non vuole mollarlo. E, in mezzo, c’è la Juventus che sta cercando un sostituto di Allegri e ha messo nel mirino anche il tecnico sotto contratto con Lotito fino al 30 giugno 2020. In questo intreccio, ogni mossa può essere decisiva.
Inzaghi non ha parlato prima e dopo la partita contro il Bologna. Mai successo. Una scelta condivisa con la società, che anzi l’ha suggerita. Il motivo è evidente, scoperto: non c’è la volontà di esporsi – e di esporlo – a situazioni scomode in un momento delicatissimo. Ha invece detto alcune frasi significative il d.s. Tare: «Non c’è nessuna discussione da fare per Inzaghi, comunque nei prossimi giorni ci vedremo e penso che faremo un bel passo avanti. Abbiamo già parlato nelle ultime ore con Simone, siamo stati chiari sia io che il presidente e credo che anche l’allenatore voglia la stessa cosa». Cioè andare avanti assieme.
La Lazio intende stringere i tempi, il confronto a tre - Lotito, Inzaghi, Tare - avverrà prestissimo, forse non oggi ma giovedì o venerdì, al più tardi lunedì. Il club vuole progettare adesso il futuro e proporrà a Simone il prolungamento del contratto almeno fino al 2021, forse anche fino al 2022, con tanto di aumento d’ingaggio da 1,3 a 2 milioni di euro netti a stagione. L’allenatore vorrebbe aspettare, intende parlare con i dirigenti biancocelesti di programmi, di giocatori, di ambizioni, però spera in un rinvio della decisione finale. Non è scontato che si arrivi alla firma senza incontrare ostacoli, insomma. Nello stesso tempo, la Lazio non ha intenzione di trasformarsi in una seconda scelta, in una soluzione di ripiego, buona solo se non si presenterà la Juventus.
Una sfida tattica, già. In queste ore Inzaghi cercherà di capire dall’amico Paratici, d.s. della Juve, come sta evolvendo la situazione per la panchina bianconera. Se capirà che c’è uno spiraglio, non dirà immediatamente «sì» a Lotito. Ma potrebbe anche ricevere una risposta contraria, e allora i tempi per il rinnovo con la Lazio verrebbero accelerati. Un bell’intrigo, non c’è che dire.