Corriere della Sera (Roma)

Ranieri realista: «Sempre meglio volare bassi»

«Non metto pressione sul mio successore, per questo parlo di Europa League»

- Luca Valdiserri

È arrivato come tifoso e come tifoso se ne andrà dopo 11 partite sulle panchine della Roma, con un media punti in campionato praticamen­te uguale a quella del suo predecesso­re: 1,72 Ranieri e 1,69 i Francesco. Il sor Claudio ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale della AS Roma, tornando sul suo arrivo a Trigoria, in piena emergenza: «I panni del tifoso non me li sono mai tolti. Sono e sarò sempre un romanista».

È un sostenitor­e appassiona­to, ma sa distinguer­e le situazioni e ragionare da allenatore. Così lancia un messaggio di speranza: «Questa squadra ha un futuro, perché ci sono dei giovani molto interessan­ti: sono sicuro che potrà far bene». Però cerca di essere il più obiettivo possibile nell’analisi sul futuro più immediato. Dopo SassuoloRo­ma, ad esempio, le sue parole hanno fatto molto discutere. Ranieri ha parlato di una Roma che nella prossima stagione potrebbe non essere pronta a giocarsi un posto in Champions League e non fa passi indietro: «Bisogna vedere come cambierà la squadra del prossimo anno e capire che allenatore verrà. Questo gruppo sta lottando fino in fondo in un’annata che è andata male. Io non voglio caricare di responsabi­lità il mio successore. Sarebbe troppo facile. E allora voliamo più basso: dico che la prossima squadra dovrà quanto meno entrare in Europa League. Se poi ci sarà l’anno buono e la Roma entrerà in Champions, allora sarà una bella sorpresa per tutti. Io sono sempre stato così: meglio non caricare di aspettativ­e i tifosi. Questo club ha sempre detto di voler mantenere il bilancio a posto e credo che sia giusto. Quando sono tornato ho visto tantissimi cambiament­i, tante Claudio Ranieri, 67 anni, alla seconda esperienza sulla panchina della Roma cose che prima non c’erano, vuole dire che i soldi qui sono stati spesi e le cose sono state fatte bene. Ovviamente ai tifosi non importa nulla di tutto ciò che non si vede, loro vogliono solo vedere la squadra lottare sul campo. Un tifoso, giustament­e, pensa così. Io, che sono allenatore, dico che qui c’è un’ottima struttura, c’è una grande società e c’è una grande crescita».

Le figure tecniche per la rifondazio­ne sono state individuat­e: Petrachi nel ruolo di direttore sportive e Gasperini in quello di allenatore. Tutti e due sono vincolati da un anno di contratto con Torino e Atalanta, ma tutti e due possono liberarsi chiedendo ai presidenti Cairo e Percassi una «liberatori­a» dopo tanto lavoro alle loro dipendenze. L’annuncio potrebbe arrivare anche lunedì, a campionato chiuso, ma la Roma non ha in ogni caso - intenzione di forzare la mano per guadagnare qualche ora. I dirigenti gialloross­i vogliono mantenere i buoni rapporti con i colleghi di Torino e Atalanta, anche in vista di eventuali affari di mercato. Anche in questo caso, massima trasparenz­a: la Roma non farà concorrenz­a sui giocatori ritenuti incedibili dai due club.

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Testaccino

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