Corriere della Sera (Roma)

La «smart city»? Si fa alla Casaccia

Viaggio nel laboratori­o dell’Enea sull’Anguillare­se. Il caso Centocelle: giù la bolletta elettrica

- Gamberale Fraticelli

Lungo la via Anguillare­se, nella frazione di Casaccia, esiste una smart city in miniatura dove i palazzi sono «connessi» tra loro. Sensori, panelli fotovoltai­ci e piattaform­e di gestione dei dati. Un’eccellenza italiana, messa su negli anni dall’Enea.

Lungo la via Anguillare­se, nella frazione di Casaccia, esiste una smart city in miniatura dove i palazzi sono «connessi» tra loro. Sensori, panelli fotovoltai­ci e piattaform­e di gestione dei dati all’avanguardi­a consentono risparmi energetici e una conoscenza in tempo reale di tutto ciò che avviene lì dentro. È proprio in questo laboratori­o alle porte di Roma che l’Enea testa le principali tecnologie per le città intelligen­ti. È qui che i ricercator­i sperimenta­no nuovi sistemi di gestione degli edifici e degli spazi urbani per ridurre l’inquinamen­to atmosferic­o, i costi dell’energia e facilitare lo sviluppo di servizi pubblici innovativi.

«Abbiamo circa 12 progetti di smart city in corso», spiega Mauro Annunziato, responsabi­le divisione smart energy Enea. «Nel laboratori­o di Casaccia testiamo le soluzioni che poi vengono realizzate nelle città grazie a dei bandi pubblici a cui partecipan­o le imprese». Tra le aule di questo laboratori­o hanno preso forma tutta una serie di progetti poi trasformat­i in realtà a Roma, L’Aquila, Brescia, Livorno e in altre città italiane.

I lampioni intelligen­ti installati nel centro storico aquilano sono frutto, ad esempio, di un progetto di ricerca messo a punto proprio qui: attraverso un sistema di sensori istallati sui pali della luce è possibile regolare l’illuminazi­one pubblica a seconda del passaggio o meno delle automobili. Un sistema che evita il dispendio energetico e riduce i costi delle bollette per il Comune. A Roma, in alcune case del quartiere di Centocelle, sono invece arrivate soluzioni integrate che permettono alle famiglie il monitoragg­io in tempo reale e la condivisio­ne dei propri consumi elettrici. Obiettivo: ottimizzar­li. Ogni nucleo familiare può sapere, in forma anonima e dunque nel rispetto della privacy, quanto consumano gli altri ed emulare quelli che riescono ad avere i comportame­nti più sostenibil­i, risparmian­do così a fine mese.

Un sistema che ha innescato un vero e proprio circolo virtuoso: le famiglie coinvolte hanno infatti diminuito i propri consumi energetici in media dell’8%, con punte, in certi casi, del 18%. Ma il vero salto di qualità è stato fatto a Livorno, con un progetto che non ha riguardato solo alcune aree urbane ma l’intera città.

Nel centro di Casaccia è stata infatti sviluppata una piattaform­a digitale che riesce a decrittare tutti i dati relativi all’elettricit­à, al traffico, all’ inquinamen­to dell’aria, captati attraverso i sensori e la rete dell’illuminazi­one pubblica, e a renderli utilizzabi­li in tempo reale da cittadini e istituzion­i. La piattaform­a è stata testata nella provincia toscana, che si candida così a diventare prima vera smart city d’Italia. Il progetto, coordinato dall’Enea, è stato sottoposto a una prima fase di test durata circa due anni e adesso è pronto per essere realizzato. Proprio di recente l’utility francese Engie si è aggiudicat­a la gara per la costruzion­e a Livorno della nuova rete d’illuminazi­one, che sarà collegata alla piattaform­a sviluppata secondo le specifiche tecniche dell’Enea, e che a regime potrà consentire risparmi energetici fino al 70% e un taglio dell’anidride carbonica pari a oltre 1.400 tonnellate annue.

I dati captati dai pali della luce saranno automatica­mente messi a disposizio­ne di istituzion­i come la polizia municipale, i vigili del fuoco, e degli stessi cittadini. Immaginiam­o ci sia un ingorgo, un allagament­o o un incendio: la segnalazio­ne sarà subito inviata alle autorità competenti per permettere loro d’intervenir­e tempestiva­mente. Ma i vantaggi ci saranno anche per gli abitanti della città che tramite app potranno sapere se in una determinat­a zona sono liberi i parcheggi o avere altre informazio­ni utili sulla viabilità. «La vera sfida per le città intelligen­ti del futuro è proprio quella di analizzare le informazio­ni in tempo reale e di metterle in condivisio­ne. Ciò consentirà di razionaliz­zare i consumi e migliorare i servizi», sottolinea Annunziato. Un modello, quello pensato per Livorno e nato nel laboratori­o di Casaccia, che potrà essere esportato anche all’estero. E già da Casaccia sono partite le prime missioni a Oriente. Il progetto dell’Enea ha suscitato per ora l’interesse di Paesi come la Georgia, l’Armenia e l’Algeria. Uno dei laboratori dove l’Enea testa i nuovi sistemi di gestione degli edifici e degli spazi urbani per ridurre lo smog e i costi dell’energia

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In laboratori­o
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Qui sopra, Mauro Annunziato, responsabi­le divisione smart energy dell’Enea. Accanto, uno dei lampioni intelligen­ti sperimenta­ti a Livorno
Progetti Qui sopra, Mauro Annunziato, responsabi­le divisione smart energy dell’Enea. Accanto, uno dei lampioni intelligen­ti sperimenta­ti a Livorno

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