Ecco i giardini in ogni quartiere: 50 rotatorie avranno lo sponsor
Raggi: «Il verde sarà curato grazie al contributo di società e imprese»
Ci sono piazzale Maresciallo Giardino nel I Municipio, via di Torre Spaccata nel VI, via di Tor Carbone nel VII e via Baldo degli Ubaldi all’incrocio con via Angelo Emo nel XIII. Nell’elenco delle 50 rotatorie scelte dal Campidoglio per affidare ai privavi la cura del verde ci sono anche gli incroci di via Bruno Pelizzi nel VII e via di Tor Pagnotta nel IX, via Trionfale all’altezza di via Pineta Sacchetti nel XIV, circonvallazione Gianicolense all’incrocio con via di Bravetta nel XII.
«Viene applicato per la prima volta il nuovo Regolamento delle sponsorizzazioni — ha dichiarato ieri la sindaca Virginia Raggi, spiegando la nuova delibera di giunta — . Si tratta di aiuole e arbusti che si trovano in tutti i Municipi della città e che potranno essere curati grazie al contributo di società e imprese». La sindaca ha aggiunto: «Gli sponsor potranno mettere una targa con nome e logo e avranno visibilità sul sito del Comune».
Le adozioni dei giardini al di sotto dei quattromila metri quadrati in realtà sono in corso dal 2014, quando l’assessora all’Ambiente Estella Marino dell’ex giunta di Ignazio Marino stabilì la possibilità di gestire le richieste dei privati nei Municipi.
Da allora sono più di 150 le aiuole, i giardini, i parchi gioco e anche gli spartitraffico che i cittadini con le associazioni e le aziende private hanno preso in carico.
«Nel 2016 con il progetto “Adottiamo un’area verde” del XIV Municipio abbiamo inaugurato il parco Luciano Ricca, che da allora è seguito dal comitato La Giustiniana», ricorda l’ex mini-sindaco Daniele Torquati (Pd) che sottolinea: «Abbiamo iniziato allora il decentramento del verde». Al progetto rispose anche il vivaio Horti di Veio, che da due anni gestisce la rotatoria di piazza dei Giochi Delfici, zona Cassia, e da un anno quella di piazza di Ponte Milvio, dove ha realizzato un impianto di irrigazione.
«Quando le aiuole sono in ordine le rispettano anche i ragazzi della movida - sottolinea il titolare di Horti di Veio, Francesco Barbesino -. Cartacce e bottiglie sono rare nel giardino, perché quando le persone vedono la cura non creano degrado». Gli agronomi del vivaio hanno piantato anche le rose bianche nella zona frequentata dai giovanissimi a caccia di locali e divertimenti.
«Abbiamo messo a dimora anche due ulivi: la manutenzione del verde richiede il lavoro di due operai per mezza giornata almeno ogni dieci giorni», spiega Barbesino che in futuro chiederà un’altra area verde sulla Cassia.