Corriere della Sera (Roma)

Piazza di Siena, il Concorso entra nel vivo

- Stefano Agresti

Anche a Villa Borghese si sta celebrando il 500° anniversar­io della scomparsa di Leonardo Da Vinci. Il «Leonardo Horse Project» di Snaitech ha messo a disposizio­ne di Piazza di Siena 4 reinterpre­tazioni del Cavallo di Leonardo. Con i veri cavalli, invece, domani (sarà presente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mentre a cantare l’inno di Mameli sarà Valentina Parisse) l’Italia proverà a vincere nuovamente la Coppa delle Nazioni, come nelle ultime due edizioni. Il c.t. azzurro Duccio Bartalucci ieri ha annunciato il quartetto azzurro, con tre novità rispetto al 2018. L’unica conferma è quella di Luca Marziani su Tokyo du Soleil, ma ci saranno Riccardo Pisani su Chaclot, Lorenzo De Luca su Ensor de Litrange e Lucia

Vizzini Le Jeune su Filou de Muze. Quello di Piazza di Siena, però, non è più soltanto un concorso ippico: «Stiamo diventando sempre più un punto di riferiment­o a livello europeo e mondiale», dice il presidente della Fise, Marco Di Paola. Quella che gli organizzat­ori hanno realizzato è un’opera d’arte all’interno di un’altra opera d’arte, Villa Borghese. Sport e Salute e Fise hanno in gestione l’area di Piazza di Siena, e non si sono occupate soltanto dell’evento, ma anche della riqualific­azione dell’area. A garantire la pulizia dell’area dove si svolge il concorso, 20 detenuti della casa circondari­ale di Rebibbia coinvolti nel progetto #MiRiscatto­PerRoma. (M. Cal.) che la società ha creato quest’anno attorno alla squadra, creando un po’ di scompiglio e di malumore. Si arriverà a un accordo? È probabile, non certo.

Lotito, in merito, è stato abbastanza chiaro: «Simone è il nostro allenatore. La Juventus? Io non li ho mai sentiti. Lui ha sempre dimostrato grande attaccamen­to verso la Lazio, fin dai primi momenti. Quando sono arrivato, è stato il primo giocatore a mettersi a disposizio­ne per negoziare il contratto. Gli ho promesso che gli avrei fatto fare l’allenatore, poi lui si è conquistat­o tutto, a partire dagli allievi fino alla prima squadra».

Per il presidente, insomma, Inzaghi resta dov’è.

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