Corriere della Sera (Roma)

Va a fuoco minibus elettrico Ore di caos in via Sistina

Nessun ferito: era una delle 60 vetture riutilizza­te in Centro

- Di Rinaldo Frignani

Ore di caos ieri mattina in via Sistina, con ripercussi­oni in tutto il centro, per la chiusura della strada dove alle 7.30 un principio d’incendio è scoppiato su un minibus elettrico della linea 119 tornato in servizio da appena dieci giorni. La sera del 18 maggio scorso inoltre un veicolo «gemello» ha avuto un guasto in via del Corso e si è fermato. L’incendio è stato spento dall’autista e dai vigili del fuoco. Nessuno è rimasto ferito, ma la procura ha aperto un fascicolo per incendio colposo e l’Atac un’inchiesta interna per capire cosa sia accaduto: non si esclude che a causare il malfunzion­amento possa essere stato il distacco di un cavo del motore.

Tutto potevano pensare tranne che potesse succedere dopo appena dieci giorni di servizio fra piazza del Popolo e piazza Venezia. E invece ieri mattina, alle 7.30, i passeggeri di un minibus elettrico dell’Atac «revampizza­to» - come si dice in gergo ferroviari­o, dall’inglese «revamping», ovvero rimesso a nuovo sono stati costretti a scendere di corsa dopo che il veicolo è stato danneggiat­o nella parte posteriore da un principio d’incendio all’altezza di via Sistina 83.

La sera del 18 maggio era toccato a un’altra vettura fermarsi per un problema tecnico in via del Corso. La mente di molti è tornata a quando accaduto l’anno scorso a poche centinaia di metri, in via del Tritone, quando a bruciare completame­nte fu invece un bus diesel. Questa volta è andata diversamen­te, ma c’è preoccupaz­ione tanto che sul caso la procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di incendio colposo che potrebbe finire nell’inchiesta sugli oltre 100 roghi di mezzi pubblici dal 2016 a oggi, 20 dei quali nel 2018 e dieci nel 2019. A un certo punto si è anche ipotizzato il sabotaggio. A bordo del bus elettrico della linea 119 in quel momento c’erano l’autista e alcuni passeggeri. Nessun ferito e nessuna scena di panico, ma il conducente ha dovuto fermare il veicolo in mezzo alla strada e poi è sceso con gli estintori a polvere che ha scaricato sul vano posteriore dopo aver sollevato il portellone. Successiva­mente sono anche intervenut­i i vigili del fuoco che hanno concluso le operazioni di messa in sicurezza del minibus.

Via Sistina - con l’asfalto sporco di sostanza estinguent­e - è rimasta chiusa fino alla tarda mattinata all’incrocio con via Crispi, anche per consentire al personale dell’Atac di svolgere tutti i rilievi del caso.

L’azienda ha infatti aperto una second inchiesta sull’accaduto. Il veicolo è uno dei cinque entrati in servizio soltanto il 13 maggio scorso dopo essere stato recuperato con altri 55 inutilizza­ti e parcheggia­ti per anni nella rimessa di Porta Portese. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto, anche se il sospetto è che il guasto possa essere stato causato da un distacco di un cavo per lo scarico a terra della corrente elettrica. Saranno ora i tecnici del raggruppam­ento temporaneo d’impresa Pagliani Service srl (mandataria) e Mesar srl (mandante)- che si è aggiudicat­o l’accordo quadro per il revamping dei bus a trazione elettrica, modello Gulliver, oltre al servizio di manutenzio­ne full service - a chiarire cosa sia accaduto e a controllar­e se un inconvenie­nte analogo possa verificars­i anche sui quattro veicoli «gemelli» in circolazio­ne.

Intanto ai passeggeri affezionat­i al servizio che avevano salutato con entusiasmo il ritorno del minibus nelle strade del centro non è rimasto altro da fare che vedere il 119 portato via dal carro attrezzi.

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Il minibus viene portato via da un carro attrezzi. A sinistra, il n.1 dell’Atac, Paolo Simioni

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