Lotito e Inzaghi, fumata grigia
Vertice serale ieri a Formello, il tecnico va via dubbioso: vuole rinforzi per la Champions
Lotito e Inzaghi si sono incontrati ieri sera in una stanza del centro sportivo di Formello. Il presidente e il tecnico della Lazio hanno discusso per ore sul futuro della squadra. Alla fine Inzaghi non ha firmato il prolungamento del contratto ed è andato via dubbioso.
Si sono chiusi nell’ufficio di Inzaghi al centro sportivo di Formello, quando i tifosi se ne sono andati, felici per avere festeggiato il trionfo in Coppa Italia e rincuorati dalle parole che Lotito aveva pronunciato davanti a loro: «Simone rimane con noi». In realtà, quando lo ha detto, il presidente non ne era sicuro, perché ancora doveva confrontarsi con l’allenatore. Lo ha fatto, appunto, al termine dell’amichevole con il Rocca di Papa (è finita 10-0, ha segnato due gol anche Immobile, tre li ha fatti il primavera Capanni). Ai due si è aggiunto il d.s. Tare, che poi li ha lasciati soli: Lotito voleva che Inzaghi si aprisse in modo definitivo, voleva guardarlo negli occhi, voleva che non avesse freni. Il faccia a faccia è andato avanti finché fuori non era buio, quasi le dieci di sera.
Ne è uscita una fumata grigia: Simone ha preso tempo per dire il sì definitivo. Serve ancora qualche giorno. Hanno parlato di tutto, il contratto di Simone – paradossalmente – è quasi un dettaglio: c’era la volontà comune di arrivare a un prolungamento e c’era la disponibilità della Lazio a riconoscere un aumento di ingaggio. L’aspetto economico, insomma, non era un problema, a patto che ci fosse convergenza di idee su tutto il resto. Inzaghi ha chiesto a Lotito di avere un atteggiamento differente verso il mondo esterno. In questa stagione sono state create aspettative che il tecnico ritiene esagerate e che comunque, a suo dire, dovrebbero essere manifestate pubblicamente con maggiore attenzione. Gli obiettivi devono essere fissati assieme e bisogna parlarne allo stesso modo, altrimenti sembra che la Lazio abbia due anime (e quest’anno le ha avute): da una parte presidente e d.s., dall’altra il tecnico. Poi c’è la questione del mercato, che è centrale perché testimonia le ambizioni – o meno – della Lazio. Lotito ha intenzione di costruire una squadra che punti di nuovo alla Champions, Inzaghi ha chiesto che l’organico sia complessivamente migliorato per provare a raggiungere l’obiettivo. Ci saranno partenze eccellenti, ma si è discusso per stabilire quali giocatori partiranno.
Lotito, che avrà naturalmente l’ultima parola, vorrebbe cedere Luis Alberto (al Siviglia) e non esclude di far partire Immobile (per la Cina). Inzaghi non è entusiasta di queste rinunce e ha chiesto che, in caso di addio, vengano rimpiazzati in modo adeguato. Il centravanti brasiliano Wesley (Bruges) è ad esempio una bella opportunità, ma non dà garanzie assolute. Non basta, insomma, così come Adekanye è considerato una promessa e non una certezza. C’è invece un’idea comune su Milinkovic-Savic: l’intenzione è quella di confermarlo. Lo vuole Lotito e ancora di più Inzaghi. Lo scenario potrebbe cambiare di fronte a un’offerta di 100 o più milioni: il presidente ha avvertito Simone che, in quel caso, venderà il gigante serbo. Sullo sfondo restano gli interessamenti nei suoi confronti della Juve (sempre più sfumato), del Milan e del Siviglia. Nel frattempo Lotito ha ricevuto una pessima notizia: il Tar ha accolto il ricorso del Foggia e la sua Salernitana potrebbe dover giocare il play-out contro i pugliesi. Ora rischia la serie C.
Il serbo Milinkovic-Savic via se arriva un’offerta di 100 milioni
Mercato Inzaghi vuole incidere di più per migliorare la squadra