Ragazzi, prof e genitori: il Virgilio in corteo
Corteo simbolico, ieri mattina, degli alunni del Virgilio: rivogliono la loro palestra, che hanno perso con l’inizio della costruzione del parcheggio di via Giulia, e anche una modifica del progetto di quella che sarà costruita, secondo loro troppo piccola. C’erano i ragazzi, i genitori e anche il preside, che si è unito al flash mob in piazzetta davanti al liceo e poi alla camminata fino all’ingresso del parcheggio, un intervento urbanistico al centro di mille polemiche e comunque alla fine concluso ad eccezione della parte superficiale, che doveva – dovrebbe – diventare un giardino barocco ma che ancora, nonostante l’apertura al pubblico del parcheggio nel 2016, è rimasto sulla
carta. Il progetto, in realtà, è già stato approvato, sempre in quell’anno, in Conferenza dei servizi però oggi genitori e alunni contestano anche quel piano chiedendone una revisione. «Avevamo a disposizione 1.900 metri quadrati – ha spiegato ieri Daniela Buongiorno, presidente del comitato genitori – e invece adesso ce ne vorrebbero restituire una di 400, in pratica un piccolo campo in fondo alla strada e non un’area polivalente come invece si richiede per una scuola: non lo accetteremo». D’accordo anche il nuovo preside, Giuseppe Baldassarre: «Va bene il giardino botanico ma così non possiamo continuare: allenarsi altrove comporta pericoli, assicurazione, costi…». Oggi, infatti, l’ora di ginnastica i ragazzi la fanno in una palestra di largo Ascianghi, un’alternativa scomoda e costosa (12 mila euro all’anno). Sono coinvolti e così molto combattivi, poi, i ragazzi, in cerchio davanti allo striscione «la scuola non si parcheggia»: «Lo spazio che ci hanno riservato – hanno urlato al megafono - oltretutto in comune col resto dei cittadini, non basta». Sabrina Alfonsi, la minisindaca del I Municipio che ha redatto il progetto, si è detta disponibile a una revisione così come Angelo Diaco, presidente Cinque stelle della commissione Sport. Intanto, sulla strada, resta il cantiere.