Acilia, tenta di spegnere l’incendio Muore tra fumo e fiamme un pensionato
Ha tentato di spegnere le fiamme da solo, ma il denso fumo e il fuoco alla fine non gli hanno lasciato via di scampo. È stato, con tutta probabilità, un corto circuito a provocare il rogo che ha ucciso Alberto Esposito, pensionato di 87 anni, residente in un appartamento nel centro di Acilia. L’incendio è divampato ieri intorno alle 16 in via Pietro da Mazzara, piccola strada del quartiere situato tra Ostia e Roma.
A dare l’allarme sono stati proprio gli abitanti della palazzina, distante pochi metri dalla frequentata parrocchia di San Leonardo da Porto Maurizio e dalle vie dello shopping della borgata. Accortisi dell’incendio, in molti sono scesi in strada, abbandonando in fretta le proprie abitazioni. Grande la paura nella zona, anche i negozianti delle attività vicine al rogo sono stati allontanati per precauzione. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i vigili del fuoco da Ostia ma, domare le fiamme che ormai avevano avvolto l’appartamento al terzo piano, non è stato facile. Il rogo è divampato
nella cucina, forse è stato causato dalla scintilla proveniente da un elettrodomestico: l’anziano, originario di Chieti ma da anni trasferitosi in zona, ha provato a spegnerlo, ma poi avrebbe perso conoscenza a causa del fumo. Quando i pompieri hanno messo in sicurezza la casa e raggiunto la cucina, per la vittima è stato purtroppo vano ogni tentativo di rianimazione. L’uomo, vedovo da qualche anno, era assistito da una badante: lascia due figli maschi che spesso dormivano dal padre per fargli compagnia. Un uomo di «grande cuore, attivo nel quartiere, sempre generoso», così descrivono Alberto i suoi amici e vicini. I carabinieri di Ostia hanno posto sotto sequestro l’abitazione e avviato le indagini. Sul corpo dell’anziano sarà effettuato l’autopsia per chiarire le cause del decesso: da appurare se sia morto a causa delle inalazioni o per le ustioni in seguito riportate. Non si sono registrati danni per gli altri appartamenti.