Corriere della Sera (Roma)

De Rossi e Totti, così diversi anche nell’addio

Daniele, cerimonia sobria. Per Francesco fu un rito di massa

- di Luca Valdiserri

Dal 28 maggio 2017 al 26 maggio 2019: in due anni la Roma ha detto addio al Capitano e a Capitan Futuro. Commozione simile, ma tutto il resto è diverso e simbolico: fa capire il cambiament­o nel club, nella squadra e nella città in 24 mesi.

Quella di Francesco Totti fu una festa in tutto e per tutto «esagerata», un rito di massa: il lungo discorso, rotto spesso dall’emozione; la scenografi­a sugli spalti; la consapevol­ezza che era veramente un’ultima volta su un campo da calcio. Quella di Daniele De Rossi sarà una cerimonia «in levare»: un giro di campo accompagna­to dalla sua famiglia e dai compagni di squadra, anche loro con mogli e bambini al seguito. Nel caso di DDR, però, non c’è nessuna certezza sul futuro: vuole ancora giocare e proverà a farlo.

Roma-Genoa finì con la qualificaz­ione diretta dei gialloross­i in Champions League, con un gol di Perotti segnato a tempo scaduto. Sembrò la sceneggiat­ura di un film americano, con l’«arrivano i nostri!» quando il fortino sembrava ormai perduto. RomaParma sarà un triste accompagna­mento all’Europa minore, pagando il prezzo di troppe occasioni perdute.

Il grande nemico dei romanisti - due anni fa - era Luciano Spalletti, che si era messo contro il Capitano. Ogni volta che veniva inquadrato sui tabelloni dello stadio, veniva giù l’Olimpico. Spalletti se la prese anche con chi non c’entrava nulla, cioè con un giornalist­a di Sky a bordo campo. Il grande nemico di domani sarà il presidente James Pallotta, che però è rimasto a Boston. Lo stadio combatterà contro un fantasma e sembrerà un addio ancor più incomprens­ibile. Francesco Totti restava comunque alla Roma, anche se con un incarico diverso: un incarico che in realtà nessuno ha ancora compreso, lui per primo. Daniele De Rossi andrà altrove, anche se tutti sperano che sia soltanto un arrivederc­i. Non giocherà con un’altra squadra italiana, al massimo potrebbe fare un’esperienza alla Sampdoria come assistente di Marco Giampaolo. Se continuerà a giocare lo farà negli Stati Uniti (più probabile) o nel Boca Juniors, chiamato dall’amico Burdisso. La Roma del dopoTotti sembrava un gruppo destinato a durare, tanto che nella stagione seguente arrivò alla semifinale di Champions. Quella attuale è destinata all’ennesima rivoluzion­e.

La speranza è che sia davvero una festa, come ha detto Ranieri: «Mi auguro che ci sia l’atmosfera che Daniele merita, vorrei vedere lo stadio ricolmo d’amore per lui. Per tutto quello che ha fatto e per come lo ha fatto. Entrerà in campo dal primo minuto, con la sua fascia da capitano. Se ci sarà una multa, la pagherò volentieri io. Non avevo mai pensato che, per lui, questa partita potesse essere l’ultima. È stato un fulmine a ciel sereno».

«Nemici» Due anni fa, per Totti, era Spalletti. Stavolta tutti contro Pallotta

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 ??  ?? «Fratelli di campo» Il capitano gialloross­o Daniele De Rossi, 35 anni, a sinistra, assieme a Francesco Totti, 42
«Fratelli di campo» Il capitano gialloross­o Daniele De Rossi, 35 anni, a sinistra, assieme a Francesco Totti, 42

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