Ragazzi in corteo davanti al Colosseo, per un futuro sostenibile
«Vogliamo chiedere alla sindaca una delibera di emergenza climatica, a Milano l’abbiamo già ottenuta». Gli studenti di
«Friday for Future» sfilano di nuovo per salvare l’ambiente da smog e sprechi di risorse.
Il corteo studentesco per salvare l’ambiente che ieri mattina si è snodato da piazza della Repubblica a piazza Venezia, si è svolto contemporaneamente in molte città del mondo, per la seconda edizione dello «sciopero della scuola», scatenato lo scorso dicembre dalla sedicenne svedese Greta Thunberg. «Cambiamo il sistema, non il clima», la scritta sullo striscione di apertura del corteo. Il movimento pensa che bisogna agire subito per ridurre i gas serra, lo spreco di acqua e risorse economiche altrimenti il pianeta finirà. «Siamo circa cinquemila», dice la portavoce di Fridays for Future, Sarah Testerini. Un grande telo verde, palloncini colorati e strisce rosse, verdi e blu sul viso dei ragazzi, maschere anti smog e tute bianche per gli studenti universitari. «Chiudete i rubinetti, non i porti», «Più ambientalisti, meno fascisti», «Il nostro pianeta è il nostro futuro», sugli striscioni. Nel corteo sfilano anche molti bambini. Tra i cartelli le richieste sono di difendere la salute, tutelare la pace e al governo di promuovere iniziative per difendere i cambiamenti climatici. E se tra gli slogan se ne vedono molti contro il vice premier Matteo Salvini, nel corteo non si presentano politici, tranne Gianfranco Mascia dei Verdi. «Non vogliamo etichette», chiariscono i giovani sfilando con tamburi e bandiere arcobaleno. «Il prossimo appuntamento è per il 21 giugno: saremo ad Aquisgrana».