Istat: nel Lazio -17mila abitanti Ciani: «Sì Assegno unico»
Ècome se nel 2018 Rocca di Papa fosse sprofondata nel nulla. Nell’anno passato il Lazio ha subito un’emorragia di abitanti: 17mila in meno rispetto all’anno precedente, quanti ne conta, appunto, un comune come Rocca di Papa. E la fotografia scattata dall’Istat nei primi quattro mesi di quest’anno non è più confortante: senza un’inversione di rotta nei prossimi mesi, il 2019 sarà il terzo anno consecutivo di calo demografico nella regione, già segnata da una forte disomogeneità abitativa. Se infatti con i suoi quasi tre milioni di abitanti Roma attira a sé circa la metà della popolazione del Lazio, gli altri comuni sono centri molto più piccoli: ben 90 contano meno di mille abitanti. Un mosaico in cui va ripensato prima di tutto, secondo Paolo Ciani, vicepresidente della Commissione Sanità e Affari sociali della regione, il sistema sanitario. «Le uniche zone a crescere intorno a Roma sono quelle della cintura urbana di Guidonia, Pomezia, Fiumicino: le stesse a non avere punti nascita sufficientemente attrezzati». Su quasi quattrocento comuni, appena 16 hanno un centro di nascita: «Un vero e proprio scollamento tra bisogno e offerta sociale» puntualizza Ciani.
Ma oltre gli interventi locali, l’emergenza abitativa lancia una sfida a livello nazionale. «In questo senso quella dell’Assegno unico citata da Conte nel discorso della fiducia - spiega il vicepresidente - è una novità interessante già sperimentata da altri Paesi europei. Un intervento di natura universale, a prescindere dal reddito, per favorire le prossime generazioni».