LA FIDUCIA DA NON TRADIRE
Adue passi dalla sede di Roma Tre, lungo l’Ostiense, è nato ieri uno dei più grandi hub dell’innovazione. L’ha creato Talent Garden (detto Tag), l’azienda fondata pochi anni fa da Davide Dattoli, ventenne bresciano entrato rapidamente, secondo le classifiche internazionali, tra i cento under 30 più influenti del mondo. Tag sarà il fulcro, cioè l’hub, di molte cose nuove che accadranno a Roma. Cosa vuol dire questo per la Capitale? Se Virginia Raggi ha salutato l’evento per le «possibilità di contaminazione» culturale che Tag offre, Zingaretti e due ministri (Francescini, Cultura, e Pisano, Innovazione) si sono detti molto fiduciosi per il segnale di attenzione al futuro che rappresenta.
È di questo, infatti, che la nostra città ha bisogno. Non solo di manutenzione (indispensabile) ma anche di uno sguardo rivolto a quel che saremo. Le nostre pietre antiche sono le più belle del mondo, ma a guardare oggi Roma quel che ci riserva il futuro non è granché confortante. Si deve risalire rapidamente una china fatta di stratificazione di disservizi e disattenzione nei riguardi del cittadino, ma al contempo si deve progettare. Che cosa? Come? Il metodo rappresentato dal sistema dell’innovazione romano - gli Atenei, Tag, Luiss Enlabs etc - può essere una chance da cogliere per riemergere in fretta. Non serve piangersi addosso, sfogandosi sui social. Quel che serve è fiducia, quella che ieri all’Ostiense si poteva leggere negli occhi dei ragazzi di Tag. Non deludiamoli, per favore.