Municipalizzate, sciopero il 25
Il 25 ottobre protesta contro la decisione di giunta di liquidarla
Confermato lo sciopero delle società partecipate del Campidoglio il prossimo 25 ottobre. Fumata nera al tavolo in Prefettura: la trattativa si è arenata sulla liquidazione di Roma Metropolitane. Oggi presidio dei lavoratori di Ama davanti alla sede.
Fallito il tentativo di conciliazione, si è concluso con una fumata nera il tavolo di ieri in Prefettura: confermato lo sciopero delle società partecipate del Campidoglio, il prossimo 25 ottobre, sull’onda delle proteste per la liquidazione controllata di Roma Metropolitane, che ieri è stata approvata in giunta. Se non fosse che la delibera, superato il primo step amministrativo, dovrà essere ratificata in consiglio dove anche tra i grillini, come in passato è già accaduto su altri temi divisivi, qualcuno potrebbe non allinearsi all’ordine di scuderia. La trattativa con i sindacati si è incagliata proprio sull’atto votato dall’esecutivo M5S, sul quale le rappresentanze dei lavoratori hanno chiesto chiarimenti, senza però ricevere risposta. E però, appena è iniziata a circolare la notizia che ormai la partita era chiusa, hanno deciso di rompere: «Tutto quello che avevamo condiviso in precedenza - spiega Marino Masucci, segretario regionale Fit-Cisl -, tra cui l’impegno a proseguire nel dialogo, con il via libera alla liquidazione non aveva più alcun senso». Tra dieci giorni i lavoratori delle aziende capitoline (Ama, Atac, Multiservizi, Zètema, Roma Metropolitane, Farmacap) sciopereranno (oggi l’incontro per definire le modalità).
Dal Comune fanno sapere di aver provato a mediare fino all’ultimo, proponendo di mettere nero su bianco l’impegno dell’amministrazione a garantire i livelli occupazionali, mantenere il servizio pubblico e, in caso di esuberi tra i dipendenti di Roma Metropolitane, al ricollocamento tenendo conto del fabbisogno delle altre partecipate. Rassicurazioni che, tuttavia, non sono bastate a placare le tensioni e a scongiurare la mobilitazione: «Non hanno specificato come saranno redistribuiti i lavoratori né se manterranno le stesse mansioni e gli attuali livelli retributivi - insiste Masucci -. Sono questioni che vanno affrontate con un percorso sindacale».
La protesta, nel frattempo, si allarga. Oggi i sindacati di Ama (Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel) scenderanno in piazza dalle 10 alle 14 «contro l’inefficienza e l’immobilismo dell’amministrazione nella gestione dei rifiuti». I lavoratori si riuniranno in presidio davanti alla sede della municipalizzata in via Calderon de La Barca , mentre i dipendenti delle società appaltatrici delle utenze non domestiche si fermeranno per l’intera giornata. Convinti che la cabina di regia con azienda e Campidoglio sia stata un fallimento, difendono lo sciopero come l’unico strumento di pressione: «Roma continua a versare in condizioni indecorose - denunciano - con quasi 8 mila lavoratori costretti a operare con il 60% dei mezzi inidonei».