Da Springsteen ai Nirvana lo schermo è rock
Film e note: da Nick Drake a Springsteen E il live dei Nirvana a Marino 25 anni fa
«Ci piaceva strillare, ci piacevano quelli che strillavano e lui era quello che strillava più di tutti». Era il 22 febbraio 1994 al Palaghiaccio di Marino arrivarono in settemila per assistere alla tappa romana del tour dei Nirvana, una delle ultime esibizioni della band prima della tragica morte di Kurt Cobain, poche settimane dopo. Quel concerto — e la sua replica esattamente 25 anni dopo sulle pareti dello stesso palazzetto ormai abbandonato — sono il cuore di I wish I was like you, il documentario di Luca Onorati e Francesco Gargamelli. Passato ieri al Maxxi nella sezione Riflessi della Festa del Cinema di Roma, il doc (prodotto e distribuito da Luce Cinecittà) è l’occcasione per riguardare agli anni Novanta attraverso gli occhi degli allora adolescenti come Onorati e Gargamelli che quella sera, con i panini alla mortadella preparati dalla nonna di uno dei due e tante birre erano tra il pubblico di quel concerto rimasto leggendario.
Erano gli anni della scoperta del grunge, le band della scena di Seattle: Nirvana, appunto, Pearl Jam, Soundgarden. Ma anche di Tangentopoli, Berlusconi, dell’Ulivo. E della morte di Falcone. «Volevamo raccontare con passione il perché siamo ancora così legati a quel decennio — spiegano gli autori —. I Nirvana sono la partenza e l’arrivo della narrazione. Nel mezzo c’è il racconto del walkman, il rapporto adolescenziale con i genitori, la scuola, le autogestioni, le ragazze, la politica, le birre e il ritrovamento del bootleg di quel concerto».
Ce n’è molta di musica tra le pieghe del programma della XIV edizione della Festa di Roma. Martedì passa Nick Drake. Songs in a Conversation di Giorgio Testi in cui diversi musicisti italiani, guidati da Roberto Angelini e Rodrigo d’Erasmo, riflettono sull’eredità del grande artista.
Un doc ricorda un’altra icona rock, Mystify: Michael Hutchence, il leader degli australiani Inxs scomparso nel 1997. Diretto da Richard Lowenstein che gli fu amico, ha richiesto una gestazione lunghissima e mescola materiali inediti con interviste e pochi momenti sul palco.
Al contrario di Western Stars, che Bruce Springsteen firma con Thom Zimny (passa giovedì) dove esegue tutti i tredici pezzi dell’ultimo album, accompagnato oltre che dalla band anche da un’orchestra. Purtroppo il Boss non ar
riverà a Roma. Al Londra Film festival nei giorni scorsi ha spiegato: «Quando scrivo tendo a farlo in modo davvero cinematografico. Nebraska, The Ghost of Tom Joad, Devils
& Dust. Sono tutti album di racconti, piccoli film che ho scritto prima di questo».
Ci saranno invece, Giuliano Sangiorgi & Co., a accompagnare venerdì il doc che celebra il loro ventennale: Negramaro. L’anima vista da qui di Gianluca Grandinetti. E oggi sul red carpet di Alice per il film di animazione La famiglia Addams sfila Loredana Bertè, nostra signora del rock. In veste inedita: doppiatrice di Nonna Addams.
Dal Salento Si intitola «Negramaro. L’anima vista da qui» il ritratto della band a ridosso del ventennale