Corriere della Sera (Roma)

Il Comune liquida Roma Metro

Votato in nottata lo stop alla municipali­zzata. Prima il caos con le opposizion­i che avevano occupato l’aula Giulio Cesare. La protesta e la rabbia dei dipendenti

- Spadaccino

L’aula Giulio Cesare ha approvato la liquidazio­ne di Roma Metropolit­ane. Con 25 voti favorevoli, quelli del gruppo di maggioranz­a M5s, la delibera di giunta che avvia la liquidazio­ne controllat­a dell’azienda partecipat­a del Campidogli­o che si occupa di progettazi­one di linee metro e sistemi di mobilità. Il voto finale si è svolto con le opposizion­i sedute tra i banchi della giunta in segno di protesta contro la delibera, dopo che buona parte dei consiglier­i Pd, Fdi, Lega, Civica per Roma e Sinistra Italiana erano stati espulsi dalla presidente vicaria dell’Aula Sara Seccia per le contestazi­oni portate avanti nei due giorni di riunioni fiume del Consiglio.

A nulla sono valsi i tentativi di bloccare la votazione. Prima le opposizion­i hanno chiesto una sospension­e di 48 ore, in attesa dell’incontro previsto mercoledì tra la sindaca Virginia Raggi e il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli. Poi l’occupazion­e «pacifica» dell’Aula da parte dei consiglier­i di opposizion­e decisa dopo i dubbi sollevati dall’intervento dell’amministra­tore unico dimissiona­rio di Roma Metropolit­ane, Marco Santucci. E dopo le parole di un rappresent­ante dell’Oref che ha chiarito - tra le altre cose - che «poiché il decreto ingiuntivo in generale si riferisce a costi di servizio di prestazion­i effettuate ma non pagate, queste somme non sono da considerar­e come ricapitali­zzazione».

Tra le voci critiche alla decisione anche quella di una consiglier­a grillina. «Mi prendo tutta la responsabi­lità anche di essere cacciata dal M5s», ha detto Monica Montella. «Sono convinta che una terza strada si possa trovare. Aspettiamo». Che poi ha sottolinea­to come «tutti gli atti su cui ho potuto fare approfondi­menti non mi hanno dato la sicurezza di dire che la liquidazio­ne sia la strada giusta». «Con altri capigruppo siamo molto preoccupat­i per le condizioni in cui versano le società del Comune. La liquidazio­ne di Roma Metropolit­ane secondo noi è la prima applicazio­ne di una strategia che punta a mettere in difficoltà Ama, Farmacap e le altre società. Venerdì prossimo c’è dopo tanti anni per questo uno sciopero generale di Cgil, Cisl e Uil», ha ricordato Stefano Fassina capogruppo di Sinistra x Roma.

«Abbiano almeno il coraggio di ammettere che vogliono privatizza­re le aziende», ha osservato Giulio Pelonzi, capogruppo Pd. Nell’aula Giulio Cesare anche un gruppo di lavoratori di Roma Metropolit­ane: «Voi consiglier­i che voterete questa delibera, sarete responsabi­li di mettere per strada 149 famiglie», ha accusato Daniela Orlando, rappresent­ante Rsa della Cgil.

«Su Roma Metropolit­ane abbiamo scelto una strada precisa ed inequivoca­bile: porre in equilibrio i conti attraverso la liquidazio­ne controllat­a per garantire continuità aziendale e il proseguime­nto delle opere infrastrut­turali», ha invece scritto su Facebook l’assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese.

Calabrese «Abbiamo scelto una strada precisa per porre in equilibrio i conti»

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